La Tesla ha formalmente acquistato SolarCity. Ieri l’85% degli azionisti della Casa di Palo Alto ha infatti approvato il merger fra le due società, che era un obiettivo dichiarato di Elon Musk - presidente del board e principale azionista di SolarCity, con il 22%, oltre che della stessa Tesla, di cui controlla il 19% del capitale – dallo scorso giugno. La Tesla, com’era già noto, pagherà 25,37 dollari per ogni azione del principale produttore e installatore di pannelli solari degli Stati Uniti, per un esborso complessivo di 2,6 miliardi di dollari (oltre 2,4 miliardi di euro).
Energy company. Da oggi, quindi, le due società sono una cosa sola. E inizia a prendere sempre più concretamente forma l’idea di Elon Musk di trasformare il costruttore di Palo Alto in una energy company e in un fornitore di soluzioni ecosostenibili a 360 gradi, che dovrebbero portare a integrare in un solo sistema le auto elettriche, le batterie per le case e l’approvvigionamento di energie rinnovabili.
La Borsa risponde bene. Secondo Musk, l’operazione consentirà alla Tesla di aumentare di 1 miliardo di dollari, nel 2017, i suoi ricavi. Una parte minoritaria degli azionisti della casa automobilistica si era tuttavia opposta alla fusione, anche perché il bilancio di Solar City è in rosso, con debiti per oltre 3 miliardi di dollari. Le prime reazioni del mercato, comunque, sono positive: dopo il formale annuncio dell’avvenuta acquisizione, le azioni di Palo Alto hanno chiuso la giornata al Nasdaq a quota 188,66 dollari, con un guadagno del 2,6%. Al momento la post-quotazione del titolo è a 189,02, con un ulteriore ritocco dello 0,19%.
Redazione online
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