L'agenzia governativa giapponese per la tutela dei consumatori ha disposto una multa da 480 milioni di yen (l'equivalente di 3,9 milioni di euro al cambio attuale) nei confronti della Mitsubishi. La casa automobilistica, che nel 2016 è stata protagonista di un caso - limitato ai confini nazionali - di false dichiarazioni sui consumi di alcuni modelli, è stata punita per aver utilizzato quei valori sottostimati nei suoi siti web e nei cataloghi dei prodotti.
Il calcolo della sanzione. L'ente governativo, riconoscendo la rappresentazione ingannevole veicolata dal costruttore, ha calcolato l'ammontare della multa sulla base dei veicoli venduti dall'aprile del 2016, quando è stata promulgata l'ultima versione di una legge sulla comunicazione delle caratteristiche di prodotti e servizi venduti in Giappone. I modelli risultanti irregolari per il legislatore risultano la kei car eK Wagon, la sua derivata Nissan Dayz e la Outlander.
In attesa della replica. "La Mitsubishi ha comunicato prestazioni significativamente migliori per attirare i consumatori, impedendo loro di prendere decisioni basate su fatti reali", si legge in una nota emessa dall'organo. Dopo aver ricevuto l'avviso, la Casa dei Tre diamanti (rilevata lo scorso aprile dalla Nissan, che ne ha acquisito la maggioranza relativa a seguito dello scandalo) ha fatto sapere che replicherà dopo aver esaminato i dettagli dell'ingiunzione. F.S.
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