Karl Thomas Neumann, ceo di Opel, si è dimesso. La decisione, comunicata via Twitter e subito confermata da una nota ufficiale, arriva dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, secondo le quali il numero uno della divisione europea della GM avrebbe lasciato l'azienda al termine dell'acquisizione da parte del gruppo PSA. Al suo posto è stato nominato Michael Lohscheller, che fino a oggi ricopriva l'incarico di responsabile finanziario.
Resta nel board. Neumann, 56 anni, resterà parte del board fino al completamento dell'acquisizione da parte dei francesi, attesa entro l'estate. "È stata una decisione difficile quella di non portare a compimento la transizione verso PSA insieme al team", ha fatto sapere il top manager. "Sono orgoglioso della squadra che abbiamo costruito e del lavoro svolto finora, che ha fatto di Opel/Vauxhall una realtà più solida per le sfide future". Neumann ha aggiunto che alla fine dell'operazione si prenderà del tempo per capire che cosa fare del proprio futuro.
Voci di ritorno. Alla base della decisione di lasciare potrebbe esserci la divergenza di vedute tra Neumann e i vertici di PSA sull'importanza dei veicoli elettrici, per i quali l'ormai ex ceo di Opel aveva messo a punto un piano di sviluppo molto dettagliato. E le auto a batteria potrebbero aprire nuovi scenari nel suo percorso professionale. Secondo fonti anonime riportate dalla Reuters, infatti, il manager potrebbe tornare nel gruppo Volkswagen, dove sarebbe in lizza per un ruolo di vertice all'Audi, che dell'elettrificazione sta facendo uno dei pilastri del proprio futuro. Neumann aveva lasciato il gruppo di Wolfsburg nel marzo 2013 dopo due diverse esperienze, prima come capo della divisione cinese della Volkswagen e poi come responsabile dello sviluppo dei veicoli elettrici.
La sfida di Lohscheller. La scelta di Lohscheller, annunciata dal consiglio di sorveglianza e "benedetta" anche dal ceo di PSA, Carlos Tavares, è un segnale di continuità con la gestione attuale. "Proseguiremo nel percorso tracciato", ha detto il nuovo ceo, "per rafforzarci ulteriormente con il passaggio a PSA. Dopo il termine dell'operazione, lavoreremo insieme per sviluppare un piano industriale che faccia di Opel un'azienda sostenibile e garantisca benefici per i suoi 38.000 dipendenti".
Laura Confalonieri
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