C'è chi crede fermamente nel low-cost e chi invece ritiene che una bella macchina usata sia meglio di una nuova troppo spartana. Sul tema, per esempio, i costruttori francesi la vedono in modo diametralmente opposto: mentre la Renault continua ad arricchire la gamma primo-prezzo della Dacia (a Ginevra si è visto la suv Duster, piuttosto gradevole), i cugini di Peugeot-Citroën dicono apertamente di credere molto di più nell'auto di seconda mano come opportunità per chi non vuol spendere troppo.
Usato riqualificato. Jean Marc Gales, capo dei due marchi, lo ha detto chiaramente ai margini del salone elvetico, spiegando che sulla ruota dell'usato qualificato il costruttore francese punterà parecchie risorse. Non solo per far conoscere le sue offerte con iniziative tipo "Le occasioni del Leone", ma anche istruendo la rete di vendita con sei coach dedicati nella sola Italia, affinché le auto usate vengano proposte con servizi degni del nuovo, come finanziamenti, garanzie aggiuntive e quant'altro.
Premium di massa. Quanto al segmento Premium, dal quale secondo voci ricorrenti il gruppo Peugeot-Citroën sarebbe in uscita, Gales ha spiegato che in effetti è in corso una correzione di rotta: con ogni probabilità l'ammiraglia Peugeot 607 non avrà un seguito, sostituita da un modello di dimensione minori con la sigla 508. Ma il vero premium per il Gruppo francese consisterà nel rendere più esclusive le auto di massa, con operazioni simili a quella che è stata fatta con la DS3, versione "nobile" della più accessibile C3.
Forza del design. Partendo da una stessa base tecnica, e grazie a una notevole flessibilità produttiva, verranno realizzati modelli destinati a un pubblico più esigente. È un'operazione nella quale, evidentemente, la forza del design sarà determinante: nel caso della DS3 i primi riscontri sono confortanti e non a caso la Citroën si appresta a ripetere l'operazione su DS4 e DS5. M.T.
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