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Mercato

Mercato italiano
Rallenta a ottobre, ma resta positivo

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Il mercato italiano dell'auto prosegue sulla strada della crescita anche a ottobre. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, il mese scorso sono state 157.900 le immatricolazioni, con un aumento del 7,1% rispetto a ottobre 2016. Il consuntivo dei primi dieci mesi dell'anno indica 1.692.047 veicoli immatricolati, l’8,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Si tratta di una tendenza positiva che continua ormai da 47 mesi, con le uniche eccezioni negative di maggio 2014 e aprile 2017.

Alfa e Jeep sostengono FCA. Il gruppo Fca si conferma leader del mercato con 41.446 immatricolazioni a ottobre e una quota di mercato del 26,3%. Nei primi dieci mesi dell'anno sono 489.001 le registrazioni, l'8,2% in più rispetto al pari periodo del 2016, mentre la quota è pari al 28,9%. Tra i marchi spiccano le performance mensili di Jeep, che mette a segno un +47,2% grazie soprattutto alla nuova Compass, e di Alfa Romeo (+10,3%). Mese negativo invece per Fiat, che registra un -4,4%, e Lancia (-17,6%), mentre resta sostanzialmente stabile Maserati, con un calo dello 0,4%. Segno meno anche per l'ex controllata Ferrari, che subisce una flessione del 18,2%.

In forte crescita le francesi. A ottobre sono stati molti i marchi stranieri che hanno registrato tassi di crescita importanti, a partire da quelli francesi. La Citroën, per esempio, ha messo a segno un +41,8%, la Peugeot un +17,2% e la Renault un +27,5%. È comunque la Dacia, Casa rumena ma di proprietà proprio della società guidata da Carlos Ghosn, ad aver messo a segno la miglior performance con un +47,8%. Male invece la Nissan, alleato nipponico sempre della Renault, che cala del 4,7%.

In chiaroscuro le giapponesi. Andamento contrastato per le altre marche giapponesi: in territorio positivo ci sono la Toyota, in rialzo del 22,7%, la Suzuki (+39,5%) e la Mazda (+10,2)%. Al contrario, sono in calo la Honda (-5,7%), la Mitsubishi (-18,8%) e la Subaru (-19,7%). Male anche le due premium Lexus e Infiniti, con una flessione rispettivamente del 4,4 e del 33,9%.

Tedesche tra alti e bassi. Anche i brand tedeschi mostrano performance disomogenee. All'interno del gruppo Volkswagen, l'Audi ha messo a segno una crescita del 3,1% e la VW dell'1,7% ma sono gli altri marchi, dalla spagnola Seat alla ceca Skoda, a registrare tassi di crescita a doppia cifra: rispettivamente del 19,8% e del 20%. Andamento positivo anche per Mercedes (+2,6%) mentre la BMW ha subito un calo del 13,3% e la Opel, da poco passata sotto controllo dei francesi di PSA, ha visto una crescita del 6,6%. Sostanzialmente stabile la Ford, con un calo dello 0,5%.

Crescita sostenuta da società e noleggio. Anche a ottobre è positivo il trend delle immatricolazioni alle società con una crescita del 10,1% mentre torna al segno più, seppur con dati modesti, il canale dei privati: +4% ma un peso sul totale sceso al 58%. Ancora una volta si dimostra in grande fermento il settore del noleggio, con una crescita del 13%, frutto di un buon andamento sia del breve (+10,6%) che del lungo termine (+13,8%).

Panda sempre leader assoluta. Sono cinque, a ottobre, i modelli italiani nella top ten delle immatricolazioni, con la Fiat Panda sempre in testa (13.285 unità), seguita, al secondo posto, dalla Lancia Ypsilon (4.494) e al terzo dalla Citroën C3 (4.426). Al quarto si piazza la Volkswagen Golf con 4.130 immatricolazioni e al quinto la Toyota Yaris (3.626). In sesta posizione troviamo la Fiat 500X (3.385), seguita da Peugeot 208 (3.363), Renault Clio (3.258), Fiat 500 (3.169) e Jeep Renegade (3.063).

Boom per ibride ed elettriche. I dati suddivisi per alimentazione mostrano un vero e proprio boom delle motorizzazioni ibride (+90,1%) che, con 6.636 unità immatricolate, salgono dal 2,3% al 4,2% del mercato. In grande spolvero anche le Gpl con un +30,9% e le elettriche con un +50,7%. Andamento sostanzialmente stabile per le diesel (+0,9%) e le auto a metano (+0,9%), mentre crescono più del mercato le motorizzazioni a benzina (+8,1%). Nel canale dei privati la crescita delle ibride e delle elettriche è ancora più significativa con, rispettivamente, +106% e +127%. 

Ritorno alla crescita per l'usato. Il mercato dell’usato torna a crescere a ottobre con 421.527 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture, in aumento del 2,9% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. I primi dieci mesi del 2017 si chiudono con 3.831.772 passaggi di proprietà, il 2,1% in meno dei 3.912.170 dello stesso periodo del 2016.

Il commento dell'Unrae. “Ci avviciniamo al traguardo fatidico dei 2.000.000 di vetture, ma non lo supereremo". Commenta così i dati Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. "Certamente il mercato farà meglio del 2010, l’ultimo anno dell’era degli incentivi. Ovviamente, siamo tutti soddisfatti anche se con declinazioni diverse, ma, come avevamo previsto da tempo, ed era una previsione facile, con l’autunno si è risollevata l’attenzione alle emissioni, amplificata dai recenti avvenimenti della Val di Susa, riportando alla ribalta i temi urgenti dello svecchiamento del parco circolante”. È quindi necessaria, per Crisci, "un’azione determinata dei decisori locali e nazionali che, nel definire i loro imprescindibili interventi, tengano conto delle caratteristiche del parco e assumano provvedimenti con l’obiettivo di sostituire i veicoli obsoleti, meno sicuri e più inquinanti. In particolare, sarebbero auspicabili interventi strutturali e leve fiscali funzionali, che sfruttino in maniera ottimale tutta la gamma di auto oggi disponibili, in ottica tecnologicamente neutrale, includendo, quindi, anche le Euro 6".

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