Erano due le priorità che Leonardo Fioravanti, titolare di un accreditato studio di design e progettazione, si è posto con la concept car "Thalia". La prima era fare un'auto con un'architettura che permettesse di stoccare le più recenti fonti di energia alternativa, come l'idrogeno, "coniugando ? dice il comunicato dello studio ? innovazione ed eleganza".
Il secondo obiettivo è di natura ergonomica: perché non consentire ai penalizzati passeggeri posteriori una visuale paragonabile a quella di chi siede davanti? Da qui la forma un po' strana del padiglione, che risulta sfalsato e rialzato posteriormente, con un secondo parabrezza destinato ai passeggeri posteriori. Diciamocelo, fa un po' autobus di Londra, però assicura un posto in "prima fila" anche a chi sta dietro.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it