La nuova creatura di CitroënLacoste è una concept in tutto e per tutto: un concentrato di soluzioni fantasiose racchiuse in un guscio di design. Certo, questa piccola dune buggy - o forse sarebbe meglio dire questa versione moderna della Méhari - è molto lontana da una possibile produzione di serie. Ogni tanto, però, è bello anche sognare.

Essenziale. Lunga e alta più o meno come una Fiat 500 (3,45 metri per 1,49), ma decisamente più larga (1,8 m), la Concept Citroën Lacoste è stata disegnata all'insegna dell'essenzialità. Via tutto quello che non serve: le porte, per esempio, e pure il tetto, sostituito da una capote gonfiabile che esce in caso di necessità dal montante centrale. La linea pulita è valorizzata dal bianco - un imperativo, di questi tempi - con particolari a contrasto in nero e giallo fluorescente.

Dallo sport. Gli interni sono personalizzati con alcuni simboli della marca del coccodrillo, come per esempio gli interni di cotone piqué in stile polo, le cinture di sicurezza che ricordano il colletto delle celebri magliette, le maniglie ricoperte di gomma stile palla da tennis, i cerchi con disegno "palla da golf". Insomma, un'incursione dello sport nel mondo dell'auto, a cui fra l'altro Lacoste non è nuova: nel 1985, firmò una versione speciale della Peugeot 205.

Motore tradizionale. Meno fantasiosa la propulsione: sotto il cofano c'è un tre cilindri a benzina. Al Salone di Parigi, dove le due aziende francesi giocano in casa, farà bella mostra di sé insieme alla DS4.