La prima proposta della Italdesign "tedesca" è la Go!, col punto esclamativo come Up!, una monovolume dalla vocazione cittadina lunga meno di quattro metri, 3,99 per l'esattezza, ma con il passo uguale a quello della Passat, 270 centimetri. La Go!, in virtù delle sue misure, offrirebbe l'abitabilità di una Suv di grandi dimensioni e 400/525 litri di bagagliaio.
Per Giorgetto Giugiaro, la Go! continua "il progetto di una vettura in grado di sfruttare al massimo lo spazio interno". La concept portata a Ginevra è la logica prosecuzione di vetture quali la New York Taxi del 1976, la Megagamma del 1978, la Structura del 1998 e la Emas dello scorso anno.
Cristalli estesi. Le superfici vetrate vanno in netta controtendenza, sulla Go!: soprattutto di lato, l'estensione dei cristalli verso il basso permette una migliore visibilità nelle manovre e nel traffico, oltre ad aumentare la luminosità nell'abitacolo. Soltanto la porzione inferiore dei finestrini è apribile.
Strumenti sempre a fuoco. Curiosa la disposizione del quadro strumenti: gli indicatori della velocità, del consumo e del livello di carica sono tutte concentrate alla base del parabrezza: "Con questa soluzione - assicura Giugiaro - il conducente non è più obbligato a cambiare la messa a fuoco per alternare lo sguardo tra la strada e il cruscotto".
Nata a batterie. Non sono stati diffusi dati tecnici, ma la concept Go! è stata evidentemente pensata in funzione dell'alimentazione elettrica: si sa, infatti, che le batterie trovano posto sotto il pianale, davanti ai sedili posteriori, cosa che ha consentito di mantenere una distribuzione delle masse pressoché equilibrata, 58% davanti e 42% dietro. C.D.G.
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