L'offerta ibrida della Toyota si amplierà sempre di più a partire dai prossimi anni: un periodo di decisiva importanza per i programmi della casa nipponica sarà la seconda metà del decennio in corso, quando i modelli contrassegnati dalla sigla Hybrid Synergy Drive porteranno al debutto una serie di importanti novità tecniche. Prima fra queste è un nuovo due cilindri benzina, che abbinato a un modulo elettrico promette di stabilire nuovi valori di riferimento in termini di consumi ed emissioni.
Segmento A e segmento B. Il lancio di questa nuova unità, montata in veste di prototipo sulla concept FT-Bh del Salone di Ginevra, avverrà dopo il 2015 e interesserà una buona parte delle piccole prodotte dalla Casa. L'impiego del due cilindri, che potrebbe conservare la cubatura di un litro che caratterizza la sua prima versione, riguarderà sia i modelli di segmento A sia quelli di segmento B. In altri termini, le eredi delle attuali iQ, Aygo e Yaris sono tutte papabili per l'adozione del prossimo motore ibrido.
La leggerezza prima di tutto. La Toyota attualmente sta lavorando per rendere questo due cilindri (che nel suo complesso pesa ben 90 kg in meno rispetto al powertrain della Prius) una realtà di serie: considerate le sue dimensioni significativamente più compatte, il solo motore termico segna sulla bilancia 38 kg meno del 1.8 impiegato sulla capostipite delle ibride di Nagoya.
Litio e metano. Va sottolineato che il bicilindrico, interessante per l'adozione dell'iniezione diretta e per il funzionamento a ciclo Atkinson, rappresenterà una soluzione interamente nuova anche in virtù della soluzione adottata per il pacco batterie, che sarà agli ioni di litio e non al nichel-metal-idruro. Questo nuovo propulsore, inoltre, è già pronto per dare vita ad una variante alimentata a metano e a una seconda che offrirà la possibilità della ricarica plug-in.
Le figlie della CT 200h. Che il full hybrid sia una strada percorsa con profonda convinzione da parte della Toyota, non è più un mistero da anni. Il ragionamento è valido non solo per l'ampliamento dell'offerta a nuovi segmenti di mercato, ma anche per lo sviluppo del potenziale commerciale dei modelli esistenti. Secondo le informazioni raccolte da Quattroruote, il gruppo nipponico sta vagliando la possibilità di ampliare l'offerta ibrida della Lexus tramite lo sviluppo di una o più varianti di carrozzeria della compatta CT 200h.
Niente piccole per Lexus. L'ipotesi più probabile è che i modelli derivati dalla due volumi rimangano all'interno dei confini giapponesi o al più prendano la strada del Nord America, senza interessare in maniera diretta i mercati europei. Per concludere, non esistono al momento indicazioni concrete di "lavori in corso" su una segmento B con marchio Lexus, nonostante negli scorsi mesi siano periodicamente emerse indiscrezioni di segno opposto.
Fabio Sciarra
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