Con la presentazione al Salone di Francoforte 2013 della Ferrari 458 Speciale, si completa la gamma delle "piccole" V8 del Cavallino. Dedicata ai clienti sportivi ed erede di 360 Challenge Stradale e 430 Scuderia, la Speciale raggiunge nuovi limiti prestazionali, grazie al continuo sviluppo tecnologico e alla ricerca derivata dalle competizioni. Secondo la Ferrari è molto diversa dalla 458 Italia, in misura ben maggiore rispetto a quanto non fosse stato fatto per la 430, pur offrendo all'utente una incredibile facilità di guida.
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Potenza di 135 CV/litro. Il V8 4,5 litri ha raggiunto quota 605 CV a 9.000 giri e 540 Nm di coppia a 6.000 giri, dati che gli valgono una potenza specifica record per la produzione di serie di 135 CV/litro tra gli aspirati. Per ottenere questi risultati la produzione di ogni componente segue le specifiche e i processi produttivi del reparto Formula 1 e molti elementi sono dedicati a questa versione, come il controllo della detonazione tramite correnti ionizzanti nelle candele, l'incremento del rapporto di compressione a 14:1 con nuovi pistoni, impreziositi dal trattamento diamond like carbon degli spinotti, l'accorciamento di 10 mm delle trombette di aspirazione e la rivistazione della fluidodinamica delle testate. L'intero impianto di aspirazione e scarico è stato riprogettato, con una riduzione totale di peso di 8 kg.
Cx di 0,35. Le prestazioni dichiarate dalla Casa di Maranello rappresentano un nuovo riferimento: con un rapporto peso/potenza di 2,13 Kg/Cv e 1.290 kg a secco dichiarati, il tempo sul circuito di Fiorano è sceso fino a 1 minuto, 23 secondi e 5 decimi, con accelerazione laterale di 1,33 g. Per ottenere simili valori ogni risorsa è stata studiata ed evoluta, come per esempio l'aerodinamca, che grazie a un nuovo brevetto adotta strutture mobili anteriori e posteriori a incidenza variabile, che forniscono grip in curva e massima scorrevolezza in dirittura, con un Cx limitato a 0,35.
Differente dalla 458 Italia. La carrozzeria è profondamente diversa dalla 458 Italia per motivi puramente tecnici: nel frontale sono presenti due portelle verticali che si aprono oltre i 170 km/h per ridurre l'apporto d'aria ai radiatori, mentre oltre i 220 km/h un flap orizzontale sul fondo viene abbassato per bilanciare verso l'asse posteriore il carico aerodinamico, con un incremento del 20%. I tuning vanes laterali dello splitter migliorano il carico verticale, mentre l'alettone fisso posteriore ha visto aumentare le sue dimensioni, per generare un carico bilanciato con il nuovo diffusore inferiore, nato spostando verso l'alto i terminali di scarico. I flap interni hanno due regolazioni ed è possibile raggiungere i 17 gradi di inclinazione, portando in stallo il diffusore stesso e riducendo di 3 punti il Cx.
Agilità e tenuta di strada. A contribuire alle eccezionali qualità di agilità e tenuta viene in aiuto anche l'inedito Side Slip Angle Control (SSC), un software che in base all'angolo di imbardata, all'angolo del volante, alla velocità e alla accelerazione laterali può regolare la gestione della coppia motore tramite il differenziale F1-Trac e l'invio della potenza alle singole ruote posteriori tramite l'E-Diff, permettendo così di gestire in maniera più progressiva i sovrasterzi di potenza nelle posizioni Race e Ct Off del manettino, garantendo il massimo sfruttamento del grip e la ripetibilità della prestazione, dato non comune per un'auto stradale di questo livello.
Spazi d'arresto ridotti. Il grip è garantito anche dai pneumatici Michelin Sport Cup 2 245/35 e 305/30 appositamente sviluppati, capaci di offrire un compromesso tra la guida al limite in pista e la tenuta in condizioni difficili, come il bagnato. Sono montati su speciali cerchi forgiati da 20", che da soli hanno permesso di ridurre di 12 kg la massa totale. Il gruppo ruota è completato dall'impianto frenante carboceramico Brembo con pinze Extreme Design, dischi HT2 e speciali pastiglie anteriori in materiale ibrido HY di dimensione ridotte. L'impianto, senza aumentare il peso, permette di ridurre gli spazi d'arresto dell'8% rispetto alla 458 Italia, con un valore record di 31 metri per fermarsi dalla velocità di 100 km/h e 122 metri da 200 km/h.
Reattività di 0,060 s. I tecnici Ferrari hanno riassunto in un semplice dato le qualità dell'assetto della Speciale: la vettura garantisce una reattività ai comandi di 0,060 secondi, un numero straordinario che viene ottenuto anche grazie alla completa rivisitazione del software di gestione degli ammortizzatori Frequency Shaped SCM-E con doppio solenoide. Per scongiurare qualsiasi scompenso durante le cambiate, la trasmissione doppia frizione F1 è stata modificata adeguando i giri motori più rapidamente del 20% e riducendo i transitori in scalata del 44%.
Interni essenziali. L'abitacolo, infine, si ispira al mondo delle competizioni, portando all'essenziale ogni dettaglio e sfruttando i materiali più leggeri a disposizione, come fibra di carbonio e Alcantara. Nuovi sono i pannelli porta, le pedane poggiapiedi e il battitacco in alluminio mandorlato. Il cassetto portaoggetti è stato eliminato e sostituito da imbottiture protettive per le ginocchia, mentre i comandi della trasmissione sono inseriti nel nuovo "bridge" sospeso. Sabelt ha realizzato i nuovi sedili a guscio in fibra di carbonio, rifiniti in tessuto e alcantara per offrire il miglior compromesso tra grip e comfort.
Ingegnere di pista virtuale. I clienti della 458 Speciale, oltre alle innumerevoli personalizzazioni offerte dal Cavallino, potranno scegliere anche tra opzioni esclusive come le livree storiche (come quella NART delle foto ufficiali), le tinte oro, grigio scuro o nero per i cerchi in lega e uno speciale sistema telemetrico di bordo, che registra le sessioni in pista attraverso antenne GPS ad alta precisione. I dati sono esportabili su device esterni e analizzabili grazie a un ingegnere di pista virtuale, per poter migliorare le proprie performance.
Lorenzo Corsani
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