"Nel momento in cui il marchio si sposta da specialistico verso un appeal più universale, non possiamo permetterci di diventare generici, dobbiamo restare unici": con queste parole il capo del design Land Rover, Gerry McGovern, ha introdotto la nuova Range Rover Velar, che per il suo debutto in società ha dato appuntamento la sera del 1° marzo al museo del design, nel quartiere di Kensington, a Londra, a più di mille invitati. Un luogo che, ha sottolineato McGovern, è fortemente ispirato dal movimento modernista, di cui il designer inglese è un grande estimatore.
Eleganza e modernità. Una serata molto glamour per un'auto che nelle parole del responsabile creativo degli esterni Land Rover, l'italiano Massimo Frascella, mette insieme eleganza e modernità con, appunto, "un pizzico di glamour, parola non comune nel linguaggio Land Rover".
Spinge in là i confini del marchio. Del resto l'architettura di quest'auto, i cui dettagli tecnici vi abbiamo già raccontato, è piuttosto anticonvenzionale: molto slanciata, si colloca nella famiglia Range tra la Evoque e la Range Sport, ma in realtà si propone come qualcosa di nuovo che vuole spingere un po' più in là i confini dentro cui si muove il marchio. "È la Range Rover più aerodinamica di sempre", dicono gli ingegneri della Casa inglese. E infatti sembra quasi una via di mezzo tra una Suv e una station rialzata. "Se la Bentley può fare una Suv, perché noi non potremmo fare, per esempio, una coupé?", chiosa McGovern. Forse stasera qui è nata una nuova era per lo storico marchio inglese di fuoristrada. Staremo a vedere.
Da Londra, Roberto Lo Vecchio
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