Come va. Ideale per i lunghi trasferimenti nel massimo confort, se la cava anche sul misto veloce, nonostante una certa morbidezza generale. Su strada si rivela più dinamica di qualsiasi altra vettura della Casa e reagisce bene nelle manovre d'emergenza, anche se l'elettronica risulta un po' troppo invasiva sul bagnato. In mezzo alle curve, ce n’è abbastanza per stupire tutti. In generale si avvicina alle prestazioni di una Jaguar F-Pace: d’altra parte, le basi progettuali sono le medesime, anche se qui, ci sono in più le sospensioni pneumatiche. Il quattro cilindri di due litri è perfetto ai medi regimi: tra i 1.300/1.500 giri e i 3.000 risponde con prontezza e con la piacevole impressione che tutto stia accadendo senza sforzo, sensazione amplificata dalla silenziosità generale. Quando si insiste sull’acceleratore, le prestazioni non crescono in maniera proporzionale: le due tonnellate e passa si fanno sentire e la spinta non ha quel vigore che 240 cavalli potrebbero lasciar presagire. La massa, in effetti, è uno degli elementi che limitano il dinamismo della Velar: la prontezza dello sterzo invoglia ad alzare il ritmo, ma poi si devono fare i conti con il rollio e con un’elettronica che in alcune occasioni (per esempio sul bagnato) si dimostra fin troppo prudente. Anche se poi il risultato complessivo è una gradevolezza di guida superiore alla media, a tratti persino intrigante. Bene la frenata per spazi d'arresto e resistenza alla fatica.
Pregi: il piacere di guida è fra le sue doti migliori: è molto dinamica senza mai compromettere il confort. Lo stile e la qualità degli interni sono al top.
Difetti: l'Esp sul bagnato interviene in modo precoce riducendo in parte le capacità di manovra. Per il momento l'infotainment è privo di compatibilità con Apple Car Play e Android auto