"Sembra un modulo spaziale". Schiettezza tedesca, non si sa con quanta ironia. Lo "schiaffo" alla Google Driverless Car arriva dalla Germania, di martedì, e a rifilarlo è nientemeno che il presidente di Daimler, Dieter Zetsche, durante il suo intervento a re:publica, prestigiosa conferenza su tecnologia e media appena chiusa a Berlino. Tema dell'intervento, ovviamente, i progressi e il futuro dell'auto intelligente. Conditi da qualche frecciata.
Il futuro secondo Daimler. Lo si voglia o no, la guida autonoma "arriverà", ha spiegato Zetsche. Ma prima, il mercato dovrà per forza farsi traghettare da tecnologie meno radicali: l'esempio del CEO è quello di alcuni veicoli Daimler in grado di gestire da soli lo stop-and-go nel traffico, anche se il "passo successivo" potrebbe essere quello di lasciare l'auto davanti a un parcheggio, o al proprio garage, e di osservarla mentre si trova da sola un posto libero. Inevitabile anche la diffusione della guida assistita, con l'obiettivo – sempre dichiarato da Zetsche – di ridurre al minimo o addirittura "cancellare" gli incidenti. Quanto all'auto "indipendente", il vertice Daimler ritiene importante che nei sistemi di guida automatica sia "il conducente a mantenere il controllo". Un po' come il prototipo di Classe E dotata di Highway Pilot, provata da Quattroruote lo scorso gennaio: un'auto che grazie a sensori e telecamera stereoscopica è in grado di sorpassare da sola, rilevare mezzi davanti a sé e seguire diligentemente la strada, ma che torna a rispondere immediatamente ai comandi non appena si impugna il volante. Altra nota sulla connettività, e non di poco conto: per Zetsche, difficilmente lo smartphone sostituirà il computer di bordo. Semmai, sarà la Casa della Stella a "integrare" lo smartphone nei suoi sistemi, favorendo "l'interazione col pilota, ma senza distrarlo".
I costi. Non bastano le frecciate "lunari". Secondo Zetsche, la Mercedes-Benz non è solo "tecnicamente allo stesso livello di Google", ma punta anche a soluzioni "più convenienti: vogliamo qualcosa che sia sul mercato", è la precisazione. Il riferimento, manco a dirlo, è al radar laser da 70 mila dollari montato sul tetto delle Prius di Mountain View. La battaglia sull'autonomia entra quindi nel vivo, e si fa più feroce. Ma è destinata a limitarsi alle dichiarazioni e ai prototipi, almeno fino a quando i Paesi e le amministrazioni non provvederanno a regolamentare la guida autonoma. Finora, ci hanno pensato solo Nevada, Florida e California.
Davide Comunello
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