Lo sviluppo della Porsche Mission E continua senza sosta sul circuito di collaudo di Weissach, dove i tecnici della Casa tedesca stanno mettendo a punto tutti i particolari della prima elettrica di nuova generazione del marchio di Zuffenhausen. Proprio sul test track tedesco Mark Webber, ex pilota di Formula 1, ha provato per la prima volta il prototipo della quattro porte a elettroni, notando alcune similitudini con la sua ultima vettura da corsa, la Porsche 919 hybrid con la quale ha chiuso la sua carriera nel Wec.
Mark Webber al volante della Mission E sulla pista di Weissach
Silenziosa e dinamica. La monoposto pensata per le gare di endurance sfrutta un powertrain elettrificato che le permette di percorrere alcuni tratti in modalità zero emissioni: il silenzio a bordo e la spinta istantanea garantita dai propulsori elettrici della Mission E hanno ricordato all'australiano il prototipo utilizzato nel mondiale endurance. L'ex pilota è rimasto impressionato da come la nuova EV di Zuffenhausen riesca a mettere a terra i 600 CV del suo sistema elettrico a trazione integrale, proponendo una guida dinamica nonostante il peso della vettura. Webber ha messo in evidenza anche le ottime prestazioni dell'impianto frenante, sottolineando come alcuni particolari della vettura, come i passaruota anteriori, gli ricordino la Porsche 918 Spyder.
Design celato. Le foto ufficiali del test drive con Mark Webber mostrano un prototipo della Mission E totalmente camuffato: le coperture sono all'incirca le stesse che già caratterizzavano i prototipi nei precedenti avvistamenti. All'anteriore i fari sono totalmente celati ma il paraurti e altri dettagli potrebbero già essere quelli definitivi: l'impostazione complessiva, pur ricordando quella della Panamera, appare totalmente inedita con prese d'aria e condotti aerodinamici specifici pensati per raffreddare le componenti del powertrain elettrico senza impattare eccessivamente sull'efficienza aerodinamica. Sul fianco le linee sono quelle di una coupé a quattro porte con il montante C che va a fondersi in una massiccia coda che sarà snellita da sottili fari a Led, ancora parzialmente nascosti sotto le camuffature. Il prototipo, come anche gli altri esemplari protagonisti delle foto spia, dispone di quelli che sembrano essere due finti terminali di scarico che, probabilmente, non saranno proposti sul modello di serie atteso per il 2020.
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