La Ginetta ha svelato tutti i dettagli della Akula, la nuova sportiva che sarà presentata al Salone di Ginevra. La sua denominazione deriva dalla parola russa utilizzata per indicare gli squali e anche i dati tecnici e le immagini dicono molto sulla sua natura, molto più vicina a una viscerale auto da corsa che a una stradale estrema.
600 CV su 1.150 kg. Il progetto, partito da un foglio bianco, nasce seguendo la filosofia del marchio, lavorando innanzitutto sul rapporto peso-potenza, ma in questo caso i valori sono molto più elevati rispetto ai modelli precedenti. La due posti è infatti dotata di un V8 6.0 aspirato da 600 CV e 705 Nm di coppia massima a fronte di un peso a secco di 1.150 kg (49% sull'anteriore e 51% sul posteriore), dati sufficienti a farne una vera e propria "arma" targata per uso stradale. Il propulsore non deriva da altre unità ed è interamente progettato e costruito dalla Ginetta con uno schema a V di 90 gradi, carter secco e basamento e teste di alluminio con corpi farfallati singoli su misura. È abbinato a un cambio sequenziale a sei marce realizzato su progetto della Ginetta.
Downforce da LMP3. Per raggiungere questi risultati, la Ginetta ha utilizzato il carbonio per il telaio e la carrozzeria. È la Ginetta più pesante della storia, ma anche una delle più efficienti a livello aerodinamico: con 376 kg di downforce a 160 km/h i valori sono comparabili a quelli della LMP3 della Casa. L'estremizzazione aerodinamica ha dato vita a forme piuttosto particolari e aggressive, pur mantenendo le proporzioni classiche delle biposto a trazione posteriore e motore anteriore-centrale. Le appendici fisse anteriori e posteriori sono molto estese ed è unico anche il trattamento della zona immediatamente dietro alle ruote anteriori, trovando così similitudini proprio con le sport prototipo della Ginetta. Le sospensioni adottano lo stesso schema pushrod della Ginetta LMP1, lo sterzo è servoassistito idraulicamente, mentre i pneumatici sono abbinati a cerchi da 19 e 20 pollici con fissaggio monodado, che nascondono l'impianto frenante carboceramico.
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