Un prototipo della nuova Maserati Grecale è sceso sulle strade di Modena con al volante un collaudatore d'eccezione, l'amministratore delegato del gruppo Stellantis Carlos Tavares. Il manger portoghese ha percorso alcuni chilometri su un esemplare ancora camuffato della nuova Suv in occasione di una visita allo storico stabilimento di viale Ciro Menotti. Con lui, anche il presidente del gruppo nato dalla fusione di FCA e PSA, John Elkann, e il ceo del brand modenese, Davide Grasso, che ha fatto da padrone di casa mostrando le linee produttive dove nasce la MC20, il nuovo reparto verniciatura, il Nettuno Engine Lab e il Maserati Innovation Lab in via Emilia Ovest.

Primo sguardo al prototipo. Le immagini scattate durante la visita dell'ad di Stellantis allo stabilimento italiano ci consentono di osservare nuovi dettagli della Grecale, finora protagonista solo di alcuni teaser. La Suv del Tridente avrà delle proporzioni simili a quelle dell'Alfa Romeo Stelvio, modello con cui dovrebbe condividere la piattaforma Giorgio: nel lungo cofano troveranno spazio unità a quattro cilindri elettrificate, probabilmente derivate dai 2.0 turbo delle Ghibli e Levante, ma a listino saranno disponibili anche delle versioni a sei cilindri. La Grecale, infatti, dovrebbe riprendere il V6 biturbo Nettuno della MC20, appositamente ricalibrato per adattarsi alla Suv. Visto il segmento in cui si andrà a posizionare (quello delle D-Suv, ndr), la sport utility modenese proporrà un sistema di trazione integrale abbinato a un cambio automatico e non dovrebbe mancare una lunga lista di sistemi di sicurezza e d'assistenza alla guida.
Stacca col passato. Il frontale della nuova Grecale, come possiamo osservare dalle immagini rilasciate dalla Casa, evolverà alcuni degli stilemi che hanno caratterizzato tutti i modelli degli ultimi anni. La calandra avrà dimensioni maggiori e una forma aggiornata, ma manterrà i classici listelli verticali e integrerà al centro il Tridente, sovrastando una piccola apertura per il raffreddamento dei radiatori. Due grandi prese d'aria caratterizzeranno il paraurti, sottolineando il carattere sportivo di questa Suv, mentre i gruppi ottici potrebbero riprendere un'impostazione simile a quella della MC20. Abbandonati i fari a sviluppo orizzontale visti sulla Levante, i designer modenesi hanno sviluppato dei fanali meno affusolati: le pellicole di camuffatura non ci consentono di capirne le forme definitive, ma alcuni dettagli, come la firma luminosa angolare, sembrano richiamare il design della nuova sportiva a motore centrale del Tridente.
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