Motore 12 cilindri di 6.5 litri da 700 cavalli, 0-100 in 2,9 secondi, velocità massima di 350 km/h. Questo il biglietto da visita della Lamborghini Aventador. Così, con un po' di timore riverenziale, ci mettiamo al volante dell'erede della Murciélago parcheggiata nella pitlane del circuito romano di Vallelunga.
In modalità "corsa". Ci tranquillizza l'ingegner Maurizio Reggiani, responsabile del reparto ricerca e sviluppo di Lamborghini che, dopo averci invitato a non escludere per nessun motivo l'Esp durante tutta la prova, aggiunge. "La Aventador è una raffinata e potente supercar che all'occorrenza può essere docile, tanto da muoversi agevolmente anche nel traffico cittadino. Provate a utilizzare il set-up 'strada', vedrete di che cosa è capace anche a bassa andatura! Buona guida e divertitevi". Beh, bisogna confessarlo: non abbiamo mai disinserito l'Esp, ma non appena siamo entrati in pista abbiamo immediatamente inserito la modalità "corsa", quella più estrema dei tre set-up della Aventador (le altre due sono "strada" e "sport").
Equilibrata. Prime curve e l'ultima nata della Lamborghini fa intuire subito la sua indole di granturismo estrema, quasi da auto da corsa, ma appena si prende un po' di confidenza, infonde sicurezza: è molto stabile e ben equilibrata ad alta velocità nelle ampie curve, anche se bisogna "maneggiarla" con cura. Già, perché è vero che il brutale 12 cilindri sale velocemente di giri ben coadiuvato dalla sollecita azione del cambio sequenziale a sette marce, ma poi bisogna prendere le misure con i freni, ben calibrati e potenti, che inducono a ritardare al massimo la staccata prima delle curve.
Cambio velocissimo. Così, fatto il piede, l'inserimento in curva è preciso, non c'è un marcato sottosterzo e la coda si muove quel tanto che basta per agevolare la manovra, mentre nel percorrere la curva, aderenza e stabilità sono garantite dal sistema a trazione integrale con frizione Haldex. Lo sterzo, poi, rapidissimo, ma anche preciso ed estremamente progressivo, consente di mettere le ruote, calzate Pirelli PZero, dove si vuole e di sfruttare tutta la pista a disposizione. Da vera auto da corsa, infine, il cambio che dà forti emozioni: molto veloce, come anticipato, nel recepire i comandi del pilota (cambiate nell'ordine dei 50 ms), consente fulminee scalate nelle frenate sotto curva, mentre le accelerazioni in uscita, sono accompagnate da violenti colpi che "segnano" ogni inserimento di marcia. Spettacolare!
E ora... "strada". Stiamo per terminare la prova al volante della Aventador, una supercar estrema che effettivamente infonde sicurezza: pur con 700 cavalli pronti a scatenarsi, può essere un'auto estremamente docile, lo ha detto anche l'ingegner Reggiani. Percorriamo gli ultimi giri del circuito di Vallelunga a bassa velocità, con il cambio in automatico e con il set-up impostato sulla prima opzione, "strada", quella studiata per offrire il maggior confort possibile. Sì, la Aventador si muove con agilità e sembra non soffrire nel percorrere a bassa velocità i rettilinei e nel passare lentamente da una curva all'altra, ma per verificare quanto detto dai tecnici Lamborghini è mancato un vero test sulle normali strade e in città. Peccato.
In vendita a settembre. Tutto bene quindi? Beh, possiamo muovere alcuni piccoli appunti: le due levette (paddle) al lati del volante per la selezione della marce non sono facilmente raggiungibili quando si è impegnati a sterzare: sono un po' corte e non solidali con il volante; i due tasti, posizionati nella parte superiore della massiccia console centrale che selezionano i tre programmi di set-up, in marcia non sono rapidamente individuabili ed azionabili e, infine il sound del poderoso 12 cilindri così ovattato da non invadere l'abitacolo come si vorrebbe, mentre, all'esterno, fa sentire in modo brutale tutta la sua possente voce. La Aventador sarà in vendita negli show room dei concessionari Lamborghini a settembre. Prezzo 315.600 euro, Iva inclusa, ovviamente.
Da Vallelunga, Emanuele Sanfront
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