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BMW i3
Al volante della 94 Ah

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Se con un’auto convenzionale far coincidere i dati dichiarati dal costruttore con l’autonomia reale è una missione impossibile, ma tutto si risolve nel peggiore dei casi anticipando la sosta in una stazione di servizio, con un’elettrica l’esperienza si trasforma in un incubo. Si viaggia costantemente con la "sindrome da riserva", visto che appena ci si mette al volante con le batterie al 100 per cento il chilometraggio residuo non è di molto superiore a quello che si potrebbe percorrere con una vettura a benzina dal momento in cui si accende la spia della riserva.

Per la i3, per esempio, BMW dichiara un’autonomia di 190 km che, in condizioni d’impiego normali, senza tecniche da economy run ma anche senza esagerare con il climatizzatore, si traducono in non più di 120 km. Tutto ciò valeva, e continua a valere, per la i3 60 Ah (che resta in listino), alla quale la Casa tedesca ha di recente affiancato la versione 94 Ah. Siamo abituati a leggere le nuove sigle che identificano motori più potenti di uno stesso modello, ma qui il cambio di numero non porta alcun incremento nelle prestazioni.

Prestazioni e consumi. In realtà la 94 ha perso qualcosa, un decimo di secondo nell’accelerazione da 0 a 100 km/h (in 7,3 secondi), ma in linea di massima continuano a condividere molto, compresa la velocità massima di 150 km/h. Cambia invece la densità di accumulazione delle celle agli ioni di litio, che permette al pacco batterie di disporre di una capacità di 33 kWh. Il tutto è stato ottenuto con l’evoluzione della tecnologia, poiché i moduli delle celle mantengono le medesime dimensioni e sono sempre nello stesso involucro. Il 50 per cento in più di capacità si traduce in un incremento proporzionale dell’autonomia, che raggiunge quota 312 km. Si tratta sempre di valori teorici, è evidente, ma si può stimare che anche in caso di impiego pesante, con riscaldamento o climatizzatore in funzione, si possa comunque sempre contare su un’autonomia prossima ai 200 km. Il rovescio della medaglia della maggiore capacità è ovviamente rappresentato dall’allungamento dei tempi di ricarica, visto che la velocità di immagazzinamento non varia: se quella rapida con corrente continua 50 kW 125A si effettua con la 60 in 25 minuti, per la 94 ne servono 39. Mentre per la ricarica classica, con il collegamento alla rete domestica, si passa da 7 ore e 45 a 9 ore e 30.

Come va. Come anticipato, dentro e fuori le i3 restano identiche, assemblate coniugando le tecnologie hi-tech della struttura in alluminio e fibra di carbonio, con soluzioni verdi e innovative, che vanno dalla fibra di canapa per i pannelli, alla plancia in legno di eucalipto, ai tessuti in fibra di kapok. La guida resta un’esperienza interessante, poiché le prestazioni sono veramente coinvolgenti. Per essere tali è necessario viaggiare in modalità Comfort, quella che assicura la totale erogazione di coppia e potenza, senza filtri a favore dell’autonomia. Passando al programma EcoPro le percorrenze migliorano in media del 10%, mentre l’EcoPro+ è il più efficace, ma anche il più drastico: limita la velocità a 90 km/h e disinserisce ogni possibilità di climatizzazione. Con un peso di 1.320 kg e una potenza di 170 cavalli, la i3 ha doti da bruciasemafori. Basta premere sull’acceleratore e si proietta in avanti con decisione (e in silenzio), mettendo in evidenza una notevole agilità, oltre a sospensioni efficaci nella guida extraurbana come sull’impegnativo pavè. Anche i freni sono efficaci, ma le occasioni per verificarne la resa sono veramente poche, visto che è sufficiente rilasciare l’acceleratore per attivare il recupero di energia che ricarica le batterie e rallenta con decisione l’auto. A questo proposito è necessario un periodo di assuefazione all’uso dell’acceleratore, per evitare di ottenere una fastidiosa andatura a singhiozzo.

Listino. 60 e 94 Ah condivideranno la presenza nel listino, la prima a 36.500 euro, la seconda a 37.700, ma per chi ha già acquistato una “vecchia” i3 BMW propone un kit retrofit che permette di effettuare l’aggiornamento alla versione con maggiore capacità. Il costo, però, non è particolarmente conveniente e non corrisponde alla differenza di prezzo dei due allestimenti nuovi. In Italia il costo è ancora da valutare, ma in Germania il valore della trasformazione è fissato in 9.000 euro, comprensivi di tasse e di installazione. A queste due i3 sono destinate ad aggiungersi le varianti Range Extender, con motore bicilindrico a benzina da 38 cavalli per garantire la ricarica, una soluzione del tutto simile a quella usata da Opel per la Ampera. Saranno in vendita rispettivamente a 41.150 e 42.350 euro.

Valerio Boni

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