Immaginate di svegliarvi improvvisamente su un'auto, senza sapere di che modello si tratti. Così iniziate a cercare indizi e scoprite che ci sono materiali curati, un bel display da 8 pollici, sedili rivestiti di pelle-tessuto e una plancia pressoché identica a quella delle ultime Ford. Ecco, difficilmente arrivereste alla conclusione di trovarvi su quella che, in fondo, ha parentele forti con un furgone. Perché è così, la Tourneo Custom: fa di tutto per nascondere le sue origini, che affondano le radici nel variegato mondo dei veicoli commerciali. E assume le sembianze di un mezzo ideale per affrontare lunghi viaggi. Anche perché, in alcuni casi, lo spazio non basta mai. E una famiglia numerosa, invece della classica Suv, potrebbe trovare in questa otto posti la soluzione definitiva.
Vuol fare la macchina. Guidandola, del resto, si ha modo di verificare che i suoi punti di forza sono numerosi. I sedili, per esempio, sono singoli e permettono di comporre l'abitacolo secondo le proprie esigenze. Ci si può accontentare di soli cinque posti, ma con un grande bagagliaio. Oppure si può decidere di viaggiare al completo, con i divanetti posteriori uno di fronte all'altro, in modalità salotto. Le dimensioni, poi, non devono spaventare più di tanto: il raggio di sterzata è sorprendente e, grazie alla retrocamera, corredata di sensori, le manovre risultano tutto sommato facili. La lista dei sistemi di assistenza, a questo proposito, è molto completa, proprio come su un'automobile moderna. Si va dal cruise control adattivo al monitoraggio degli angoli bui, passando per l'avviso di abbandono involontario della carreggiata e per la frenata automatica di emergenza. E c'è perfino il riconoscimento dei segnali stradali, che adegua automaticamente il limitatore di velocità. Il sistema multimediale, inoltre, è il Sync 3, quello delle ultime Ford. Quindi si possono usare i comandi vocali, ma anche Apple CarPlay e Android Auto.

Dinamica di guida. Il motore, invece, tradisce le reali origini della Tourneo. Non tanto per la spinta, perché questo 2.0 turbodiesel da 170 cavalli non fa troppi complimenti quando occorre buttare a terra la coppia, quanto piuttosto per la rumorosità, che penetra in maniera piuttosto evidente, soprattutto nella zona anteriore della cabina. In compenso, il cambio automatico SelectShift va che è una meraviglia e aiuta a rafforzare la sensazione di trovarsi al volante di un'auto normale. Anche perché il confort non è affatto male, grazie alle sospensioni pneumatiche posteriori (opzionali), che aiutano a smorzare molto bene le sconnessioni al retrotreno. Un dettaglio non da poco, visto che, solitamente, questo tipo di mezzi trasferisce ripercussioni piuttosto brusche ai passeggeri. I consumi, infine, riescono a rimanere sopra la soglia dei 10 km con un litro, se non si esagera. Ed è meglio non eccedere neanche fra le curve, perché, altrimenti, il rollio diventa evidente e la Tourneo inizia a fare fatica a nascondere fino in fondo la sua natura.
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