Kainian Liu è un nome che agli europei dice ben poco, ma che dall'altra parte del pianeta conoscono in tanti. Questo ragazzo classe 1990 ha infatti creato un piccolo impero legato ai social media: content creator di professione, racconta in un modo tutto suo le automobili sportive. Comprandosele e portandole in pista. Non soltanto in Cina, da dove proviene, ma in tutto il mondo. Già, perché per i suoi milioni di follower (ma anche, o forse soprattutto, per dare sfogo alla passione) è riuscito a portare in Europa il modello cinese del momento, ossia la Xiaomi SU7 Ultra da 1.548 cavalli. Obiettivo: guidarla su alcuni tra i più importanti circuiti del Vecchio Continente.
Prova speciale: Xiaomi SU7 Ultra
Dopo aver segnato al Nürburgring un tempo di 7'09''800 nel "bridge to gantry", molto vicino al record ufficiale di 7'04''957 fatto registrare dalla SU7 Ultra Track Package portata in Germania direttamente dal marchio hi-tech, Kainian è stato invitato al Goodwood Festival of Speed, dove ha conquistato il pubblico con il suo fulmine giallo vestito di carbonio. Ma per un Grand Tour come si deve, questa elettrica non poteva farsi mancare il palcoscenico di Vairano: a settembre, l'influencer l'ha portata sulla nostra pista, per farcela guidare in anteprima e per provare a battere il primato delle Bev.
2
MILIONI
I follower che Kainian ha sui suoi vari canali social in Cina
7'09"
INFERNO VERDE
Il miglior giro della SU7 Ultra di Kainian Liu al Nürburgring
1.548
CAVALLI
Il powertrain della vettura è composto da tre motori HyperEngine V8s
Giù tutto. Questo fulmine giallo ha scatenato i suoi 1.548 cavalli sulla pista di Vairano, tra accelerazioni sul rettilineo e vari giri di pista cronometrati nelle due differenti configurazioni dei nostri hot lap
Dalla Cina all'Italia
«Sono molto legato all'Italia», spiega Kainian, «perché ho studiato ingegneria dell'automobile al Politecnico di Torino». Nel suo passato, il content creator ha maturato diverse esperienze nel mondo delle quattro ruote, prima di decidere d'inseguire la sua passione per le vetture sportive, nata sui simulatori (proprio a Torino, dove si divertiva con la Playstation 3 e Gran Turismo 5) e sfociata nei track day. Che l'hanno portato, pian piano, sulla via delle competizioni: dal Campionato Turismo cinese alle gare di endurance in madrepatria. Dove ha iniziato ad allenarsi con un obiettivo: la 24 Ore del Nürburgring, che correrà l'anno prossimo. Non si sa ancora con che auto, ma ha assicurato che ci stupirà.
Sicuramente non sarà la sua SU7 Ultra, sia perché non ne è attualmente previsto un impiego in gara sia perché Kainian vuole venderla presto per recuperare fondi per nuovi progetti. Il trentacinquenne di Pechino, infatti, non ha alcun legame con il marchio Xiaomi e tutta l'avventura europea se l'è pagata da solo, o quasi. Dopo aver comprato la SU7 Ultra come qualsiasi altro cliente, ha presentato il suo progetto ad alcuni sponsor che hanno creduto in lui, supportandolo e consentendogli di portare la macchina in Europa, tra costi esorbitanti per le spedizioni e cavilli burocratici da affrontare.
Car maniac. Nato nel 1990 a Pechino, Kainian Liu è molto legato all'Italia, essendosi laureato in ingegneria dell'automobile al Politecnico di Torino, prima di proseguire i suoi studi in Svizzera. Tornato in Cina, ha lavorato per diversi costruttori, per poi decidere di seguire la sua passione per le vetture sportive: ha così aperto un canale social, Kainian's Garage, dove racconta le automobili ad alte prestazioni.
La vettura, come potete vedere dalla timeline nella pagina accanto, è arrivata al porto di Amburgo, prima di recarsi al Nürburgring per la prima volta. Per portarla sulle strade del Vecchio Continente, Kainian ha dovuto stipulare un'assicurazione specifica, richiedendo un permesso di circolazione provvisorio, potendo così viaggiare con targa cinese (quella che vedete nelle foto, infatti, è di Pechino). Tutti i vari spostamenti, dalla Germania all'Inghilterra fino all'Italia, sono stati fatti guidando. Basti pensare che, prima di venire da noi, Kainian è rientrato dall'Inghilterra al Nürburgring, dove s'è sparato sette giri filati sulla Nordschleife (il vecchio tracciato da venti e passa chilometri), prima di mettersi sulle Autobahn tedesche in direzione di Vairano. Senza mai cambiare pneumatici. La sua Xiaomi SU7 Ultra è arrivata da noi in pista con gomme tutt'altro che fresche (come potete leggere nell'articolo a pagina 189): nonostante questo, ce l'ha fatta guidare, mettendola anche nelle mani esperte del nostro Davide Fugazza.
Grand Tour europeo. Spedita direttamente dalla Cina, la Xiaomi SU7 è arrivata in Europa via nave per fare una sorta di Grand Tour tra varie piste continentali.
Aprile - al porto: Sbarcata al porto di Amburgo, l'auto è stata sdoganata e assicurata.
Maggio - Nordschleife: La prima tappa della SU7 Ultra è stata il vecchio tracciato del Ring.
Luglio - Sulla Salita: Poi l'auto si è spostata al Goodwood Festival of Speed, dove ha fatto la cronoscalata.
Settembre - Da noi: L'ultima tappa di questo Grand Tour è stata la pista di Quattroruote.
Il punto di vista cinese
La visita di questo influencer è stata una preziosa occasione di scambio di vedute sul mondo dell'automobile. Perché capire che cosa passa per la mente di un cliente cinese, quando deve acquistare una macchina, è qualcosa di estremamente interessante per noi europei, fossilizzati su un modo di vedere l'auto pressoché immutato da decenni. «Ho come l'impressione», sostiene Kainian, «che i vostri costruttori, soprattutto quelli tedeschi, vengano in Cina, comprendano le nostre necessità, ci ringrazino e poi, una volta tornati a casa, scordino tutto, tornando sempre sugli stessi binari.
In Cina le persone abitano nelle megalopoli, vivono nel traffico viaggiando a 20 km/h e, quindi, hanno esigenze molto diverse rispetto a voi europei: vogliono vetture comode, spaziose, con sistemi d'assistenza alla guida evoluti e tanta tecnologia, fruibile senza problemi anche a macchina ferma. Per noi, poi, sono fondamentali i comandi vocali: è il modo più naturale di comunicare con l'auto e, sotto questo profilo, i marchi cinesi hanno sistemi molto più avanzati rispetto a quelli dei rivali europei». Infine, spiega, c'è la questione del prezzo: in Cina fino a qualche anno fa le europee si compravano come status symbol, ma oggi sempre meno persone sono disposte a pagare il doppio, o il triplo, per sfoggiare un'auto con tecnologie più arretrate rispetto a quelle locali.
Hot lap a Vairano
Volete sapere di più su come si è comportata la Xiaomi SU7 Ultra nella nostra pista? E magari che tempo ha fatto segnare? Cominciate dal video qui sopra, leggete il servizio completo pubblicato su Quattroruote di novembre o - tra pochi giorni - anche nell'area in abbonamento QPremium.
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