La Formula 1 torna negli Stati Uniti per il diciannovesimo appuntamento stagionale sul Circuit of the Americas, ad Austin. Un weekend Sprint che si annuncia incandescente non solo per le temperature texane, ma per i risvolti che potrebbe avere nella corsa al titolo. Il Mondiale Costruttori è già in archivio: la McLaren ha festeggiato il secondo iride consecutivo due settimane fa a Singapore. Ma la battaglia per il campionato Piloti è tutt’altro che finita, con Oscar Piastri e Lando Norris separati da una manciata di punti e Max Verstappen pronto a tentare un miracolo e inserirsi nella contesa grazie a una Red Bull in crescita.
Austin diventa così il crocevia della stagione. Se Verstappen dovesse strappare punti pesanti ai due piloti papaya, il finale di campionato potrebbe riaprirsi. In caso contrario, sarà duello interno tra Norris e Piastri per decidere chi porterà il numero 1 a Woking nel 2026. Dopo un avvio di stagione dominante – 12 vittorie in 15 gare – la McLaren ha vissuto un leggero calo di prestazioni. Il team di Andrea Stella non è più riuscito a replicare il passo schiacciante mostrato fino a Zandvoort, faticando su tracciati come Monza, Baku e Singapore. La causa, secondo lo stesso team principal, è da ricercare nelle frenate importanti, nei cordoli e negli asfalti irregolari, condizioni in cui la MCL39 perde parte della sua efficacia. Austin, con i suoi dislivelli e il fondo abrasivo, rappresenta dunque un banco di prova cruciale per capire se il rallentamento delle ultime gare sia stato solo episodico o il segnale di un’inversione di tendenza. “Abbiamo interrotto lo sviluppo della vettura per concentrarci sul progetto 2026”, ha dichiarato Stella, “mentre i nostri rivali hanno continuato a portare aggiornamenti”. Tra questi, la Red Bull, che con la nuova ala anteriore e il fondo evoluto ha ritrovato competitività.
Il circuito: tra dislivelli e staccate da brivido. Il Circuit of the Americas è uno dei tracciati più completi del calendario. Disegnato da Hermann Tilke e inaugurato nel 2012, alterna curvoni veloci a sezioni tecniche: la salita di 41 metri verso curva 1 è ormai un’icona della Formula 1, mentre il primo settore richiama la celebre sequenza Maggots-Becketts di Silverstone. Le curve 16-17-18 mettono a dura prova le gomme sinistre, e il tratto finale richiede una trazione impeccabile in uscita di curva. L’asfalto di Austin è altamente abrasivo, con grip inizialmente basso e un’usura medio-alta su entrambi gli assi. Ciò rende determinante la gestione del degrado termico, soprattutto con il caldo previsto per tutto il weekend.
Le gomme: Pirelli rilancia con il salto di mescola. Per movimentare le strategie, la Pirelli ripropone il cosiddetto “salto di mescola”: C1 come Hard, C3 come Medium e C4 come Soft. La scelta di eliminare la C2 mira a creare un divario più netto tra le mescole, aumentando le possibilità tattiche. Le C1 saranno più lente ma resistenti, ideali per chi punterà su una singola sosta; chi invece sceglierà le C3-C4 potrà giocarsi la velocità pura, ma dovrà mettere in conto almeno due pit stop. Con il format Sprint e un solo turno di prove libere, i team avranno pochissimo tempo per raccogliere dati e dovranno basarsi su simulazioni e storici.
Assetti e strategie: equilibrio come parola d’ordine. Austin impone compromessi: serve carico aerodinamico medio-alto per affrontare i curvoni veloci, ma anche una buona efficienza sui lunghi rettilinei. Le squadre più versatili – come Mercedes e Red Bull – potrebbero beneficiare della possibilità di adattare il setup al parco chiuso post-Sprint. La McLaren, invece, dovrà concentrarsi sul trovare una finestra di utilizzo ottimale delle gomme posteriori, spesso il suo tallone d’Achille su piste ad alta trazione. Il degrado sarà il vero ago della bilancia: con temperature previste oltre i 30°C, la gestione del passo gara diventerà più importante del giro secco. Non è escluso che i team optino per strategie conservative, preferendo la C1-Medium a singola sosta.
Meteo: sole, caldo e un rischio pioggia limitato. Le ultime previsioni parlano di tempo stabile per gran parte del weekend, con temperature tra i 28 e i 32°C e un rischio di pioggia molto basso per gara e Sprint. Solo per la giornata di venerdì – quella delle prove libere e qualifiche Sprint – è atteso un leggero calo termico con possibili raffiche di vento, che potrebbero influenzare il comportamento aerodinamico delle monoposto.
Come seguire il GP USA in tv. Lo spettacolo al COTA ci terrà incollati al televisore nelle serate di questo weekend, con TV8 che garantirà la diretta degli eventi di sabato, mentre la gara sarà trasmessa con una leggera differita. Ecco il programma, già convertito al fuso orario italiano.
Venerdì 17 ottobre
Prove Libere 1 dalle 19.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sprint Qualifying dalle 23.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sabato 18 ottobre
Sprint Race dalle 19:00 in diretta su Sky Sport F1 e TV8
Qualifiche dalle 23:00 in diretta su Sky Sport F1 e TV8
Domenica 19 ottobre
Gara, partenza alle 21 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 22.30
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