
Ma chi è questo Andrea Bertolini, autore del nuovo record della Ferrari F2008 sul circuito di Fiorano? È un pilota non più giovane, almeno secondo gli standard della Formula 1: a dicembre compirà 35 anni. È uno che viene dal basso: nato a Sassuolo, parte più vicina all'Appennino della zona dove la Ferrari si respira in ogni sua forma; studi tecnici; prime esperienze in pista nel karting; assunzione a Maranello per una trafila che l'ha portato a diventarne uno dei collaudatori più importanti.
Ma Bertolini viveva per le corse. Non più ragazzino, è diventato un pilota capace di vincere con la Maserati nel campionato Fia Gran Turismo, che continua a vederlo protagonista e che lo vedrà impegnato anche nel weekend del 23-24 agosto a Bucarest. Ma soprattutto, la sua passione è diventata via via competenza pura, tanto da convincere la Ferrari ad affidarsi a lui anche per i test con la F.1.
E questo è accaduto anche mercoledì 20 agosto. In una giornata presto caldissima (al pomeriggio: 50 gradi di temperatura dell'asfalto), Andrea si è concesso il lusso di salire per la prima volta al volante della F2008 guidata nel Mondiale da Raikkonen e Massa. Alla quarta serie di giri, già a metà mattinata, il nuovo record del circuito per quella monoposto: 1'00"130, ovvero 767 millesimi più veloce del primato precedente fissato a gennaio scorso da Raikkonen.
Bertolini, fedele alle consegne di riservatezza del team, non si fa sfuggire troppi commenti. Ma la soddisfazione gli si legge nella voce, soprattutto quando ammette che quello è stato il suo primo test al volante di una F.1 senza aiuti elettronici e che "?con un po' di giri in più, il tempo sarebbe largamente migliorabile". Da altre fonti di apprende che il lavoro di Andrea in pista mercoledì era orientato molto al GP del Belgio, in programma il 7 settembre su uno dei circuiti più veloci e difficili del Mondiale. Il test si è tenuto sia con la pinna sul cofano motore sia senza. Il lavoro per Bertolini proseguirà nei test attesi dal 26 al 29 settembre a Monza, in preparazione del GP d'Italia del 14 settembre.
Logico quindi che la soddisfazione del pilota modenese sia enorme. Forse non la sorpresa. A lui, che è un grande pilota, lo confidò qualche tempo fa un certo Michael Schumacher, dicendo: "Se fossi arrivato prima alla F.1, saresti senza dubbio diventato un campione del mondo".
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