È l'elemento più importante delle auto elettriche, proprio come il motore in quelle termiche, perché contribuisce a definirne le prestazioni. Da un punto di vista teorico, la batteria può essere semplicemente considerata l'equivalente del serbatoio delle auto a benzina e diesel, dal quale i propulsori attingono l'energia necessaria al loro funzionamento. Rispetto a un serbatoio di combustibile, però, è enormemente più complessa, pesante e costosa, oltre a richiedere molto più tempo per essere "riempita". La densità di energia delle batterie è assai inferiore a quelle della benzina e del gasolio, quindi il peso del “serbatoio” di elettricità è molto più alto. L'evoluzione tecnologica ha permesso di migliorarne nettamente le caratteristiche, ma si è ancora alla ricerca della formula ottimale.
Meglio il litio. A oggi, la soluzione migliore è comunque costituita dagli accumulatori agli ioni di litio, che hanno consentito di fare grandi progressi. Qualunque sia il tipo di batteria, in ogni caso, il suo principio di funzionamento è sempre lo stesso e si basa su quello della pila elettrochimica, cioè sullo scambio di elettroni fra due elementi, l'anodo e il catodo: il mezzo che trasporta le cariche è l'elettrolito, che si presenta sotto forma di un liquido o di un gel. Le batterie agli ioni di litio utilizzano la grafite per l’anodo e, appunto, il litio per il catodo; per l’elettrolito si utilizza sale di litio, sciolto in un solvente.
La “scatola”. Ogni modulo delle batterie agli ioni di litio è costituito da più celle, analoghe a quelle impiegate per gli smartphone, ma di dimensioni maggiori. I moduli sono contenuti in una struttura di profilati estrusi di alluminio, chiusa da una protezione inferiore molto robusta, necessaria per evitare i possibili danni causati da urti con corpi estranei. Altri elementi fondamentali per la gestione delle batterie sono l’elettronica di controllo e il circuito di raffreddamento, essenziale per mantenere la temperatura delle celle in un range ottimale per il loro funzionamento.
Quello che serve sapere
Sulle automobili elettriche è ancora necessaria la presenza della batteria al piombo?
Sì, perché serve ad alimentare la rete a 12 volt che assicura il funzionamento di servizi come l'illuminazione esterna e interna, l'apertura delle portiere e l'attivazione delle centraline che governano l'accumulatore di trazione e il sistema di propulsione. Quindi, se la batteria al piombo si scarica, anche la vettura elettrica non parte, proprio come un'auto tradizionale. La batteria al piombo è costituita da piastre positive di biossido di piombo e da piastre negative di piombo puro, tutte immerse nell’elettrolita, costituito da acido solforico e acqua distillata, che può essere liquido, gelatinoso o assorbito in un feltro.
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