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Milano
Area C, il Comune prepara la tagliola per le ibride

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L’Area C di Milano continua a riservare brutte sorprese agli automobilisti. Cominciamo da una certezza, ossia dal rincaro del ticket, che il 30 ottobre schizzerà da 5 a 7,50 euro (3 euro dal 51° accesso annuale per chi vive nella Ztl). Una nuova stangata, che però non sarà l'ultima: al dazio quotidiano, potrebbe infatti aggiungersi un'ulteriore stretta sulle auto ibride, notizia forse peggiore per chi ha appositamente investito in un modello dotato di questa propulsione.

La tagliola è pronta. La fotografia della situazione è questa: fino a settembre 2022, le vetture dotate di batteria hanno potuto entrare in Area C senza versare il balzello. Poi, dall'1 ottobre, il Comune ha iniziato a esentare solo le ibride con emissioni inferiori ai 100 g/km di CO2. Sarà bastato a Palazzo Marino? Pare di no: stando a voci sempre più insistenti, nei prossimi mesi la soglia di CO2 potrebbe scendere a 80 o addirittura a 60 g/km, restringendo ancor più il numero di vetture che accedono gratuitamente nella Cerchia dei Bastioni, il centro città controllato da 43 varchi elettronici.

Consumatori disorientati. Dunque, chi aveva comprato un'ibrida qualsiasi per entrare gratis in Area C, si è già schiantato sulla prima stretta dei 100 g/km. Ma adesso, lo stesso scenario da incubo potrebbe travolgere anche chi possiede un'ibrida con emissioni comprese tra gli 80 (o i 60, a seconda delle decisioni dell'amministrazione) e i 100 g/km di CO2. Insomma, diventa sempre più difficile azzeccare l’investimento per evitare l'esazione della Ztl meneghina, a meno di virare direttamente sull'elettrico.

Rebus weekend e festivi. Esiste poi il problema del fine settimana. Per adesso, l’Area C è attiva tutto l’anno da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30; e così sarà anche dal 30 ottobre. Prossimamente, però, il pedaggio potrebbe essere esteso ai weekend e ai festivi, appiedando un esercito di automobilisti.

Pannello spento, Area C accesa: cautela. Intanto, si moltiplicano i casi di guidatori che, trovando spento il pannello elettronico di ingresso nell’Area C, reputano spenta la Ztl. Non è così, perché i varchi elettronici funzionano negli orari indicati dal cartello, come prescrive la legge. Un equivoco che gli automobilisti pagano a carissimo prezzo, ricevendo i verbali a casa. A proposito, per chi entra nell’Area C senza permesso la multa era e resta di 83 euro (articolo 7 del Codice della strada). All'importo, però, vanno aggiunte le spese di notifica, che salgono di continuo: così, il totale "all inclusive" rischia di lievitare a quota 95 euro.

Autobus, che pasticcio. Nel vortice dei continui cambiamenti, non tornano i conti per quanto riguarda il ticket degli autobus più lunghi di 10,50 metri dal 30 ottobre 2023, pari a 150 euro (vedere il Pdf qui sopra). Questa è una bizzarria, considerando che la multa è di 83 euro. Siccome non scatta nessun provvedimento a carico della patente (né il taglio di punti, né la sospensione della licenza, neppure in caso di una o più recidive), c’è da farsi una domanda: fra un pedaggio di 150 euro e un verbale di 83, i titolari degli autobus turistici cosa decideranno di fare? Inoltre, saldando il debito entro cinque giorni dalla notifica della multa, si ha diritto al 30% di sconto: si scende così da 83 euro a 58,10. All’interno di un dedalo di regole e cavilli, eccezioni e clausole speciali, con centinaia di pagine web dedicate all’Area C, un pasticcio del genere era il minimo che potesse succedere.  

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