Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Viabilità

Ultima Generazione
I rischi (anche penali) per chi guida e per gli ecoattivisti che bloccano il traffico

SFOGLIA LA GALLERY

Non si contano più i blitz ambientalisti in tutta Italia: il più recente è di lunedì 4 dicembre, con gli ecoattivisti di Ultima Generazione che hanno bloccato la viabilità sull’autostrada A12 Roma-Civitavecchia (come documentato dall'account Instagram del Corriere, riportato più sotto). Qui, all’altezza dell’uscita Torrimpietra, dieci ragazze di età diversa si sono sedute occupando la carreggiata, due delle quali hanno incollato le proprie mani sull’asfalto. Davanti a loro, gli striscioni a fondo arancione con la scritta bianca "Fondo riparazione", per l'istituzione, da parte del governo Meloni, di un "fondo riparazione preventivo su base annuale nel bilancio dello Stato, permanente e partecipato di 20 miliardi di euro. I soldi", dice Ultima Generazione, "dovranno essere ricavati tramite l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, la tassazioni sugli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit riservati ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari". Ma perché il nome? "Siamo l’ultima generazione che ha la possibilità di cambiare rotta rispetto al collasso sociale ed economico causato dalla distruzione del nostro ecosistema, e di creare un sistema più equo, sicuro e dignitoso". E infine: "Ci vediamo a Roma il 16 dicembre 2023” per la mobilitazione nazionale". Il blocco di Torrimpietra, peraltro, è degenerato nell'investimento, da parte di un guidatore esasperato, di due ambientalisti.  

Si scherza col fuoco. Come già accaduto negli scorsi giorni in numerose città italiane, e su varie autostrade, sull’A12 la tensione è schizzata alle stelle, con alcuni utenti, paralizzati dalla barriera umana, che hanno trascinato di forza diversi attivisti a bordo strada, fra improperi di vario genere. Talvolta, qualcuno ha cercato di forzare il blocco con l’auto o con lo scooter. Una situazione tanto scottante quanto pericolosa. Anzitutto, "portare via una persona contro la sua volontà comporta un’interferenza col suo corpo": un reato, ci spiega l’avvocato Angelo Pisani, penalista ed esperto di reati stradali. Secondo: "Durante la concitazione, in uno stato emotivo particolare, contrassegnato da provocazioni di vario genere (parole, sguardi, atteggiamenti), il rischio è che un cittadino, nel tentativo di sgombrare la strada, senza intenzione causi ferite al manifestante. O durante il trascinamento, oppure sfiorando col veicolo il soggetto a terra. In questo caso, l’automobilista potrebbe essere denunciato da un componente di Ultima Generazione per lesioni fisiche colpose: un reato. Ferite dovute a imperizia, imprudenza, negligenza. Con la possibilità, non così remota, che l’attivista urti un ostacolo col capo". Ancora più pesanti le sanzioni del Codice penale qualora le ferite, in un attimo di follia dovuta a forte nervosismo, vengano procurate intenzionalmente: lesioni fisiche dolose. Tutto, fra l’altro, sempre documentato con telecamere e smartphone: praticamente certi sia il processo, sia la condanna. Che comunque, per individui con fedina penale pulita, non porterebbe alla reclusione.

Mai reagire. Se un attivista blocca un utente, questi non ha il diritto di interferire, di toccarlo, di spostarlo. Pertanto, a tutela di entrambi, l’automobilista ha solo una soluzione: contattare e attendere le Forze dell’ordine, per poi restare impassibile e imperturbabile. Non può interferire attivamente, né fare del male (tanto meno in modo volontario), anche per non risultare penalmente perseguibile. Quindi nervi saldi e pazienza se salta un appuntamento di lavoro, se ci si deve recare in un luogo o qualora si abbiano altre comprensibili esigenze.

Improbabili richieste di danni. "Al massimo, l’automobilista che subisce un danno economico da blocco può denunciare l’attivista, se in grado di dimostrare che il guaio è nato dal manifestante: un contratto non firmato in orario, un volo perso, un lavoro non svolto da un artigiano. Difficile, però, ottenere l’indennizzo. Idem per la ditta che ha avuto una perdita di fatturato", spiega Pisani.

L'illecito degli attivisti. Oggi, effettuando blocchi stradali col proprio corpo, Ultima Generazione commette illeciti di natura amministrativa. Gli attivisti pagheranno un’ammenda da 1.000 a 4.000 euro e non verranno arrestati secondo l'articolo 1 bis del decreto legislativo 166 del 22 gennaio 1948 (modificato dal decreto legge 113/2018). Tutt’al più, per il blocco in autostrada col proprio corpo, potrebbe configurarsi in certe situazioni il reato di interruzione di pubblico servizio. Il governo pensa a una stretta, per fronteggiare il fenomeno. Tra le misure approvate dal consiglio dei ministri nel "pacchetto sicurezza" a metà novembre, ce n’è una che riguarda "chi impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa col proprio corpo": il blocco diventa reato se “particolarmente offensivo e allarmante, per la presenza di più persone o per il fatto che sia stato promosso e organizzato preventivamente". Se la norma diventerà realtà, è prevista la reclusione. Di che durata? Stando a indiscrezioni, da sei mesi a due anni; o da due a quattro anni. E se approvato, in che misura il provvedimento cambierebbe le cose? Difficile a dirsi, visto che le misure cautelari scattano unicamente per pene sopra i cinque anni.

Ambulanza ferma. "Fra le mille situazioni possibili", osserva l'avvocato Pisani, "c'è poi quella di un’ambulanza che, sebbene stia trasportando un ferito grave, non può passare per il blocco. O di un passeggero di un’auto che sta male, va trasportato d’urgenza al pronto soccorso, ma rimane 'stritolato' fra vetture e camion. Se si dimostra che il blocco è all’origine dell’aggravamento delle ferite o della morte di un soggetto, a carico dei manifestanti può scattare l’accusa di omicidio colposo. Tanto che spesso Ultima Generazione contatta i presìdi ospedalieri preannunciando un blocco stradale su una determinata arteria".

Partita a scacchi. Analizzando organizzazione, risorse, consapevolezza dei (bassi) rischi e modalità di comportamento su strada di Ultima Generazione, i ragazzi paiono muoversi con una certa scioltezza, quasi come se un'unica guida li muovesse su una scacchiera. Quand'anche il governo introducesse il reato ventilato di blocco stradale col proprio corpo, i giovani potrebbero difendersi davanti ai giudici con una scriminante: la circostanza che giustificherebbe la barriera fisica. Quale? Lo stato di necessità: il globo terracqueo è in pericolo per la catastrofe ambientale imminente e, con la manifestazione, si intende far arrivare questo messaggio all’opinione pubblica.

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Ultima Generazione - I rischi (anche penali) per chi guida e per gli ecoattivisti che bloccano il traffico

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it

First Aid Only Borsa di pronto soccorso per auto DIN 13164 | Kit di emergenza per auto e moto | P-10019

4.5