L'Anci ha trasmesso al ministero dei Trasporti le prime osservazioni sullo schema della direttiva sui limiti di velocità. Le osservazioni, secondo quanto comunicato dal dicastero di Porta Pia, confermano le indicazioni emerse pochi giorni fa durante un incontro tra i rappresentanti dell'Associazione dei Comuni Italiani e il ministro Matteo Salvini.
La richiesta di un tavolo. Il ministero ha quindi espresso "soddisfazione" per un approccio collaborativo, che dovrebbe portare alla costituzione di un tavolo di lavoro specifico, come espressamente richiesto dall'Anci. L'obiettivo del confronto istituzionale è approfondire la conformità delle ordinanze dei sindaci con i provvedimenti in fase di formalizzazione da parte del Mit e, di conseguenza, evitare il caos normativo e misure controproducenti: Salvini, intenzionato a privilegiare un approccio "pragmatico, di buonsenso e privo di ideologie", ha già evidenziato a più riprese come "limitazioni e divieti generalizzati possano produrre effetti opposti a quelli sperati a partire da aumento di traffico, smog e problemi alla circolazione". Nelle sue osservazioni, l'Anci ha proposto di consentire delle deroghe ai limiti di velocità per le aree urbane, mentre il Mit ha ribadito il dettato letterale del Codice, che consente tali deroghe solo per alcune strade o singoli tratti di strada: non sicuramente su intere città o sulla maggioranza delle strade urbane. "Non si tratta di una differenza solo nominale, perché ogni deroga per ciascuna strada deve essere puntualmente motivata, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive", affermano da Porta Pia.
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