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Formula 1

PILOTI
Jean Todt

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Jean Todt è una vera e propria leggenda nel mondo del motorsport, noto per essere riuscito – insieme a Michael Schumacher, Ross Brawn e Rory Byrne – a dare vita alla golden era della Scuderia Ferrari in Formula 1. Classe 1946, il francese ha legato fin da ragazzo la sua vita al motorsport, segnando profondamente lo sport. Oggi, Todt condivide la sua vita con l'attrice e produttrice Michelle Yeoh. È padre di Nicolas Todt, un influente procuratore sportivo, il quale conferma che la passione per il motorsport è una vera eredità di famiglia.

La carriera di Jean Todt nel motorsport inizia nei rally in qualità di co-pilota, dove la sua abilità strategica e la passione per le corse si manifestano pienamente. È un’esperienza fondamentale che getta le basi per il suo futuro successo. Dopo aver appeso il casco al chiodo, Jean passa a un ruolo manageriale e diventa direttore della squadra Peugeot nei rally: sotto la sua guida, la Casa del Leone conquista storiche vittorie nel Mondiale Rally e nella Parigi-Dakar.

Nel 1994 arriva la chiamata da Maranello e Jean Todt accetta una delle sfide più grandi della sua carriera: rivitalizzare la Scuderia Ferrari e portarla al successo, dopo un lunghissimo digiuno. Un lungo lavoro che ha chiesto una lunga preparazione e sacrificio, ma che ha trasformato la Ferrari dall’essere una squadra in difficoltà a una vera e propria forza dominante, in grado di mettere a segno 6 titoli costruttori (1999-2004) e riportare il campionato piloti a Maranello grazie a Michael Schumacher, che ha vinto dal 2000 al 2004 consecutivamente. Ma la sua leadership ha anche portato significativi avanzamenti tecnologici e rafforzato la Ferrari come un marchio globale nel motorsport. La capacità di Todt di attrarre e mantenere talenti di alto livello, sia in pista che fuori, ha contribuito a creare un'era d'oro per la Scuderia; questo, a sua volta, ha impresso Todt come una figura chiave nella storia del Cavallino Rampante.

Al termine del 2006, contestualmente al ritiro di Michael Schumacher, Jean Todt lascia il ruolo di team principal nelle mani di Stefano Domenicali, ma resta a Maranello fino al marzo 2009. Appena un mese dopo, comincia ad avere un ruolo attivo nell’ambito della sicurezza all’interno della FIA e poco dopo annuncia l’intenzione di voler candidarsi al ruolo di presidente, al posto dell’uscente Max Mosley. Vince le elezioni contro l’ex pilota Ari Vatanen e il 23 ottobre 2009 assume ufficialmente il ruolo di Presidente della FIA.

Sotto la guida di Todt, la FIA intensifica i suoi sforzi nella sicurezza stradale, promuovendo alcune iniziative di sensibilizzazione e l'introduzione dei FIA Road Safety Awards, che riconosce i contributi eccezionali nel settore, sottolineando contestualmente l'impegno continuo di Todt su questo delicato argomento. Anche il tema dell'innovazione rappresenta un altro pilastro della presidenza di Todt, con l'introduzione del FIA Innovation Fund per promuovere lo sviluppo nel Motorsport. Durante il suo mandato, Todt ha anche enfatizzato l'importanza di temi come la mobilità sostenibile e l'accessibilità, lavorando per rafforzare la rete globale e sottolineare l'importanza delle organizzazioni nella definizione dei sistemi di trasporto del futuro.

Alla fine del suo mandato, nel dicembre 2021, Todt ha ricevuto omaggi da figure chiave nel mondo del motorsport, evidenziando l'impatto del suo lavoro e la sua dedizione alla causa della sicurezza e dell'innovazione. La sua partenza ha segnato l'inizio di una nuova era per la FIA sotto la guida del suo successore, ma l’impegno per la sicurezza e la promozione dei diritti umani continuano a essere temi ancora attuali.

Oggi, Jean Todt dedica tempo ed energie a iniziative umanitarie e alla promozione della sicurezza stradale, collaborando con organizzazioni internazionali e fondazioni. La sua passione per il benessere sociale e ambientale completa il suo impegno professionale, restituendo così la fotografia di un personaggio carismatico e impegnato in molteplici sfere. Una figura ispiratrice, il cui impatto nel motorsport continua a essere particolarmente tangibile.