Prestazioni vivaci pur con qualche neo nel comportamento e nel sistema di recupero dell'energia.
Ultimo arrivato nel gruppo dei veicoli commerciali medi del progetto K0 del gruppo PSA, l’Opel Vivaro è stato il primo a scoprire le carte della variante elettrica, a rivelare il prezzo e a scendere in strada. Lo abbiamo guidato in Germania. Ecco le nostre impressioni.
Autonomia fino a 330 km. Un preambolo sulla composizione della gamma è d’obbligo, ma si esaurisce in fretta perché la scelta di PSA è stata quella di rendere disponibili per i suoi modelli a batteria le stesse varianti di carrozzeria dei diesel: furgoni nelle tre lunghezze di 4,60, 4,95 o 5,30 metri, anche a doppia cabina, combi e pianali cabinati, tutti possono contare sul propulsore elettrico da 100 kW (136 CV di potenza e 260 Nm di coppia). La scelta delle taglie si estende alle batterie, con 18 moduli da 50 kWh o 27 da 75 kWh, che permettono secondo la Casa tedesca di arrivare a coprire rispettivamente 230 o 330 km.
Prestazioni vivaci. Nelle nostre impressioni di guida di un Vivaro-e furgone di lunghezza intermedia non abbiamo potuto verificare questi dati, che emergeranno solo dopo una prova completa. Intanto possiamo confermare che la potenza superiore alla media dei veicoli commerciali elettrici, persino di quelli di taglia maggiore, garantisce prestazioni vivaci e la perfetta convivenza di questi modelli a zero emissioni locali anche nel traffico autostradale. Non sarà certo questo l’ambiente in cui il Vivaro elettrico si sposterà quotidianamente, dato che i trasferimenti ad alta velocità erodono rapidamente l’autonomia tanto quanto la marcia discontinua, i rallentamenti e le frenate la amplificano. Il Vivaro a batterie è infatti dotato di sistema di recupero dell’energia in fase di decelerazione, con un tasto sulla plancia che permette di accentuare o attenuare il processo.
Tre modalità di guida. Tutto bene, quindi? C’è anche qualche aspetto del comportamento che ci ha convinto meno, anche riguardo al sistema di rigenerazione della carica delle batterie, e che approfondiremo sul prossimo numero di tuttoTrasporti, dove sveleremo altri programmi del gruppo PSA. Intanto abbiamo potuto appurare l’efficacia delle tre modalità di guida anch’essi selezionabili dalla plancia: Eco, Normal o Power, cui corrisponde un’erogazione di 60 kW/190 Nm, 80 kW/210 Nm o dei valori massimi di potenza e coppia.
Portata e carico. La presenza delle batterie toglie un poco di portata: invece dei 1.405 kg disponibili per i Vivaro D a portata maggiorata si raggiungono i 1.275 kg, ma è comunque un valore allineato alla media dei furgoni a gasolio di questa classe. Resta naturalmente inalterata la capacità dei vani di carico, dai 4,6 metri cubi del modello corto, ai 5,8 del medio che abbiamo guidato ai 6,6 del più lungo, tutti incrementabili di un altro mezzo metro cubo col sistema Flex Cargo, lo sportello che permette di sfruttare in lunghezza anche lo spazio nell’abitacolo sotto la seduta del passeggero e fin sotto la plancia. In attesa dell’entrata in listino del modello più corto e di altre varianti, i prezzi del Vivaro-e partono dai 32.600 euro Iva esclusa del furgone Essentia M col pacco batterie più piccolo e portata standard.
Raffaele Bonmezzadri
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