Citroën C4 Spacetourer
I MOTORI DELLA CITROËN C4 SPACETOURER USATA
Nella sua breve carriera, la Citroën C4 Spacetourer ha fatto in tempo a essere equipaggiata con un notevole assortimento di motori. Al momento del lancio montava infatti due propulsori a benzina e altrettanti a gasolio. I primi erano il tre cilindri turbo 1.2 PureTech 130 con cambio manuale e il quattro cilindri 1.6 THP 165 abbinato al cambio automatico EAT6. Quanto ai secondi, il best-seller era il BlueHDi 1.6, offerto in due configurazioni, da 100 e 120 CV. Al top della gamma c’era poi il due litri BlueHDi 150. Quest’ultimo lasciò presto il posto a una variante da 163 CV, mentre il ruolo centrale dell’offerta passò al nuovo 1.5 BlueHDi da 130 CV. Nel corso del tempo è entrato in catalogo anche un cambio automatico ad 8 rapporti per il 1.200 PureTech. Tutte le C4 Spacetourer sono a trazione anteriore.
PRO E CONTRO DELLA CITROËN C4 SPACETOURER USATA
Pur senza eguagliare la versione extralarge a sette posti, che non a caso è chiamata Grand Spacetourer, la Citroën C4 Picasso vanta una notevole abitabilità. E il giudizio diventa ancor più positivo in rapporto agli ingombri esterni tutto sommato contenuti. Lo spazio non è solo abbondante ma è anche facile da sfruttare; Ciò grazie soprattutto ai sedili posteriori individuali, che possono scorrere in senso longitudinale per favorire il comfort dei passeggeri o aumentare la capacità del bagagliaio. Il volume utile è tra i più generosi del segmento e va dai 537 ai 1.709 dm3 che si raggiungono abbattendo i sedili posteriori. Spaziosità a parte, su questa Citroën si viaggia davvero bene. L’abitacolo è bene insonorizzato e la taratura tipicamente francese delle sospensioni fa sì che buche e avvallamenti vengano superati con notevole disinvoltura. Nella guida di ogni giorno si apprezza anche la presenza di tanti furbi vani portaoggetti, che aiutano tenere ogni cosa in ordine. E a proposito di ordine, ce ne vorrebbe di più sul volante multifunzione. La parte centrale ospita numerosi comandi disposti in modo un po’ caotico. Lo sterzo, tra l’altro, ha anche il difetto di essere un po’ troppo leggero e poco comunicativo tra le curve.