Citroën C6
I MOTORI
La Citroën C6 è stata proposta inizialmente con due motorizzazioni, entrambe con schema V6 e accoppiate a un cambio automatico a sei marce con funzione sequenziale. Si tratta di un vellutato tre litri a benzina che eroga 211 CV e ha una coppia massima di 290 Nm e di un generoso diesel 2.7 HDi biturbo da 208 CV e 440 Nm di coppia. Il primo non ha avuto gran successo in Italia ed è una vera rarità tra gli annunci, mentre il secondo vanta una discreta diffusione. Stesso discorso anche per gli altri due turbodiesel che sono andati ad ampliare la gamma nel tempo. Il primo è il 2.2 da 170 CV, l’unico del gruppo a essere associato a un cambio manuale a sei rapporti. Il secondo è invece un possente V6 3.0 HDi che ha rimpiazzato il 2.7 nel corso del 2009, segnando importanti passi avanti su tutti i fronti: prestazioni, consumi ed emissioni. Tutte le C6 sono a trazione anteriore.
PRO E CONTRO
La Citroën C6 è un vero salotto viaggiante. Sui sedili anteriori si gode di una sistemazione eccellente, ma chi è seduto dietro non si sente affatto sacrificato. Il divano posteriore è accogliente anche nella zona centrale e sugli esemplari dotati del Pack Presidentiel le due sedute ai lati possono essere regolate elettricamente. Se la berlina transalpina risulta perfetta per i lunghi viaggi il merito va anche all’eccellente silenziosità e alle esclusive sospensioni idropneumatiche a smorzamento variabile e a controllo elettronico. Questa soluzione permette al pilota di scegliere tra una modalità standard e una sportiva e di variare manualmente l’altezza da terra, cosa cui talvolta provvede in automatico la centralina, alzando per esempio il corpo vettura sullo sconnesso o abbassandolo a velocità sostenuta. Il risultato è che a bordo sembra sempre di viaggiare su un tappeto volante. Anche la stabilità è ottima, mentre a livello di tenuta emerge una certa tendenza ad allargare la traiettoria impostata con il muso, a causa del peso elevato. Infine, con un volume dichiarato di 488 dm3 e un’apertura piccola, il bagagliaio delude un po’ le aspettative.