Mercedes GLC
I MOTORI DELLA MERCEDES GLC USATA
In passato le unità turbodiesel hanno fatto la parte del leone nella raccolta ordini della Mercedes GLC. Il motore più diffuso sulla prima generazione della GLC è dunque il classico quattro cilindri 2.1, che qui si trova in due configurazioni. Sotto il cofano della 220d c’è la variante da170 CV, mentre a equipaggiare la 250d è quella da 204 CV. Più rari sono gli esemplari 350d con un sei cilindri 3.0, così come quelli con motore a benzina. Tra questi ultimi meritano una menzione quelli strapotenti firmati AMG, capaci di erogare fino a 510 CV. Sulle Mercedes GLC usate della seconda generazione ci sono invece soltanto motori ibridi, mild e plug-in hybrid, con potenze da 204 a 387 CV. Anche in questo caso alle versioni più tranquille si affiancano le sportive GLC AMG, le cui potenze stavolta si spingono fino ai 680 CV. Per chi fa tanti chilometri la soluzione più interessante della gamma è la 200d mild hybrid con il 2.0 biturbo da 197 CV. Questo powertrain, silenzioso ma brillante, assicura un buon compromesso fra prestazioni ed efficienza. Le GLC ibride plug-in hanno un’autonomia in elettrico fino a oltre 100 km. Tutte le Mercedes GLC di ogni epoca adottano una trasmissione con trazione integrale 4Matic e cambio automatico.
PRO E CONTRO DELLA MERCEDES GLC USATA
La Mercedes GLC è una vera e propria auto tuttofare. In autostrada si rivela un’ottima passista ed è capace di macinare chilometri in scioltezza garantendo il confort più assoluto. È però pronta a destreggiarsi bene pure tra le curve, dove il telaio e il raffinato schema delle sospensioni esaltano la dinamica di marcia. Pur non essendo un’auto particolarmente affilata, infonde sempre sicurezza. Specie se equipaggiata del pacchetto opzionale Off-road, sa poi dare soddisfazioni anche quando finisce l’asfalto. Questa Mercedes patisce un po’ solo gli spazi stretti. Ciò a causa di un posto di guida ergonomicamente perfetto ma un po’ infossato e di una forma della carrozzeria che rende difficile un’immediata percezione degli ingombri. Un’altro piccolo neo è rappresentato da una disposizione dei comandi che richiede un minimo di apprendistato. Gli interni sanno però come farsi perdonare. Gli arredi sono eleganti, confezionati con materiali di alto livello, le finiture sono ricercate e gli assemblaggi sono impeccabili.