Citroën 2 CV

La Citroën 2 CV rappresenta uno tra i modelli più significativi della storia dell’auto. C’è una frase che sintetizza bene la filosofia di questa auto. È quella che si vide recapitare dalla direzione generale André Lefèbvre, all’epoca Capo Progettista, alla metà degli Anni 30. “Fate studiare nel vostro reparto una vettura che possa trasportare due contadini con gli zoccoli, cinquanta chili di patate o un barilotto di vino ad una velocità massima di sessanta chilometri orari con un consumo di tre litri per cento chilometri”. Nata nel 1948 e uscita di produzione a luglio del 1990, la Citroën 2 CV ha ignorato per oltre quarant’anni i progressi dell’industria automobilistica. Più volte la Casa francese ha pensato di pensionare la vettura. Ogni volta è stata però costretta a tornare sui suoi passi a furor di popolo, per cui è diventata un simbolo di libertà e gioia di vivere.

I MOTORI DELLA CITROËN 2 CV USATA
Fatta eccezione per le rare 2 CV Sahara e 4x4, dotate di due motori, uno anteriore e uno posteriore, tutte le Citroën 2 CV hanno una meccanica improntata alla massima semplicità. Dispongono infatti di un motore bicilindrico boxer raffreddato ad aria. Nel corso della storia sono molte le unità che si sono avvicendante sotto il cofano. Sorvolando su quelle che equipaggiano gli esemplari più datati, le vetture più recenti montano in sostanza un paio di propulsori. Le 2 CV 4 degli Anni 70 adottano un motore da 435 cm3 con una potenza di 26 CV. Le 2 CV 6, rimaste in vendita dal 1970 al 1991, hanno invece un motore da 602 cm3 da 29 CV. Tutte queste Citroën sono equipaggiate con un cambio manuale, la cui leva fuoriesce dalla plancia.

PRO E CONTRO DELLA CITROËN 2 CV USATA
Grazie alle sue caratteristiche di vettura molto versatile, parsimoniosa nei consumi e dai costi ridotti, la Citroën è un’auto per tutti, in città e in campagna. La “Toute Petite Voiture” (da cui l’acronimo TPV con cui è anche nota Oltralpe) vanta in primis una buona abitabilità. La carrozzeria trasformabile berlina/cabriolet, con tetto in tela arrotolabile, offre infatti tanto spazio interno in rapporto agli ingombri. Ciò vale soprattutto in altezza, mentre in senso trasversale qualche limite c’è. Un altro pregio indiscusso della 2 CV è il molleggio confortevole. Questo lascia spazio a un rollio notevole, senza tuttavia pregiudicare la tenuta di strada, sempre ottima. Chi fosse interessato a una Citroën 2 CV usata dovrebbe tuttavia sorvolare con nonchalance su diversi difetti che nessuna utilitaria di oggi potrebbe permettersi. Prima di tutto ci sono le prestazioni modeste offerte dalla meccanica, la cui potenza non hai mai raggiunto il traguardo dei 30 CV. Il risultato è che la macchina si muove come al rallentatore. Solo sugli ultimi esemplari la velocità massima supera - di poco - i 110 km/h. Anche la maneggevolezza non è quella delle vetture moderne. La colpa va a uno sterzo lento e pesante, che comanda anacronistici pneumatici da 125. Dal canto suo il riscaldamento più teorico che altro. I rivestimenti sono poi essenziali, i sedili non hanno la minima imbottitura e il confort acustico è inesistente.
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