Voltando completamente pagina rispetto al modello precedente, la nuova generazione assomiglia molto, anche se un po’ più in piccolo, alla sorella maggiore Grand Cherokee. L'abitacolo offre un’impressione generale di ben fatto: sul cruscotto spiccano due quadranti sportivi, separati da un piccolo display, mentre sulla plancia c'è l'ampio schermo touch (da 7 a 8,4 pollici a seconda della versione) dell'infotainment, gestibile anche tramite i comandi vocali. Per quanto riguarda lo spazio, davanti si sta comodi (oltre che in alto), ma anche dietro non ci si può lamentare, sia per l'accessibilità (grazie alle porte dall'apertura generosa) sia accomodandosi sul divano, dove in due si sta larghi, con l'eventuale terzo passeggero che non deve affrontare troppi sacrifici. Con il frazionamento 40/20/40 e il sedile anteriore reclinabile si possono caricare anhe oggetti lunghi, anche se la capacità non è eccezionale, soprattutto con la ruota di scorta, che sottrae una settantina di litri dichiarati rispetto alle versioni con il kit di riparazione. Comodo il portellone elettrico, azionabile sia dall’interno (con il tasto sulla plafoniera) sia dal telecomando. Ricca la dotazione, che in base all'allestimento o attingendo dalla lista degli optional può contare anche sull'impianto audio Beats a nove altoparlanti, sul navigatore satellitare e sulla compatibilità con gli standard Android Auto e Apple CarPlay. Diverse, infine, le prese multimediali, tra cui due Usb, una anteriore e una per il divano (di ricarica, oltre a una da 230 V), una Aux e due da 12 V, di cui una nel bagagliaio.
Come va: non è semplicemente una Suv ad ampio spettro d'utilizzo, perché offre soddisfazioni anche sui percorsi più impegnativi. In particolare, per gli amanti del fuoristrada vero, c'è la variante Trailhawk, con un'altezza da terra maggiorata (21,6 cm), angoli più favorevoli (attacco 30°, dosso 24°, uscita 34°) e sospensioni in grado di garantire un’escursione fino a 20 centimetri. Non manca, poi, la modalità 4WD Low, che sfrutta fino in fondo la prima cortissima (rapporto totale 20:1) del cambio automatico a nove marce, per non sentire l'assenza delle ridotte. Nel complesso lo sterzo è equilibrato: pronto e graduale, ha un carico corretto. A freddo l'impianto frenante offre una buona risposta, con spazi d'arresto interessanti. La frenata diventa invece più lunga sui fondi differenziati. La Compass è comoda in autostrada, pur con qualche fruscio aerodinamico di troppo, ma grazie al buon equilibrio del telaio e alla sensazione di compattezza ed efficacia offerta dalle sospensioni, ti asseconda sempre in modo puntuale, con un rollio che si sente, ma senza essere mai eccessivo.
Pregi: sia nei tragitti autostradali sia su statali ricche di curve regala la massima godibilità. Cosa che avviene anche nell'off-road leggero, persino per le versioni 4x2. E qualità della vita a bordo è da sport utility di categoria superiore.
Difetti: nella frenata sui fondi differenziati (bagnato/ghiaccio) gli spazi di arresto sono più lunghi della media. Tutto bene, invece, negli altri casi.