Come va. Il retrotreno granitico infonde un'enorme sensazione di sicurezza, ma, per fare tutto con l'efficacia che ci si aspetta da una Maserati, dovrebbe essere sostenuto da un avantreno con maggiore grip. Che non è mai tantissimo, come dimostra il valore registrato per il g laterale. Sicura ed efficace, la Maserati Grecale ti porta per mano e ti permette andature ben sopra la media in totale relax, con una rassicurante sensazione di padronanza. Meriterebbe maggiore determinazione quando, invece, le si chiede tutto. Lo sterzo è un comando armonioso e affilato, con una precisione e una progressività che sono le sue qualità migliori. Verrebbe voglia di una prontezza ancora superiore, ma no bisogna dimenticare che è una granturismo a ruote alte. Per quanto riguarda il cambio, c'è un classico del Tridente: lo ZF a otto marce, che brilla, incurante del tempo che passa: morbido e vellutato nella quotidianità, capace di diventare veloce e determinato quando si fa sul serio. L'impianto frenante, inoltre, è potente e perfettamente capace di resistere anche alla fatica, si dimostra efficace anche quando l'aderenza è bassa. Nel complesso è un'auto capace di coccolare i passeggeri a tutto tondo, con le sospensioni che filtrano bene, nonostante i cerchi da 21 pollici, e una buona insonorizzazione, disturbata soltanto, in velocità, da qualche fruscio a livello degli specchi e non uniforme.
In pista. Nel nostro giro a Vairano, il propulsore spinge forte e, assieme al cambio, entusiasma per forza e reattività. Meriterebbero di trovare una spalla di uguale caratura nell'assetto: anche in modalità Corsa, la Trofeo rolla, beccheggia e, soprattutto, rimane improntata a una compostezza che, fra i cordoli di una pista, è eccessiva: il retrotreno granitico rende molto gravoso il lavoro per le ruote anteriori, che tendono sempre ad allargare le traiettorie. Alla fine il tempo di 1'19"509 è migliore della Jaguar F-Pace SVR, ma inferiore a quello della Stevio Quadrifoglio.
Pregi. L'atmosfera di bordo è di grande livello, perché riesce a reinterpretare in maniera credibile e contemporanea gli elementi che servono a onorare la tradizione senza esserne prigioniera. Finalmente, poi, a Modena si sono applicati per bene all'infotainment, realizzando un insieme che non ha difficoltà nell'unire piacevolezza e sicurezza.
Difetti. Sicura e gradevolissima da guidare in tutte le situazioni, meriterebbe un handling di maggiore incisività quando le si chiede tutto: il grip a terra non è tantissimo né in assoluto né, tanto meno, se si considera che questa è la versione Trofeo. Bagagliaio: la forma regolare aiuta a sfruttare tutto lo spazio, che però rimane un po' poco.