
Dopo i precedenti vinti ai rigori, i Mondiali del 1998 partono dallo Stade de France di Saint Denis, alla periferia di Parigi, dove poi si concludono il 12 luglio, con la finalissima giocata dalla Francia contro il Brasile, Campione del Mondo in carica. Vincono i Blues per 3 a 0, grazie a due goal di Zidane (nella foto) e a una rete di Petit, sebbene in inferiorità numerica, ma contro una compagine che, ancora prima del calcio d’inizio, si vede privata di Ronaldo in preda a una crisi cardiaca scambiata per un attacco epilettico e curato come tale! Si saprà poi che il “rimedio” avrebbe potuto ucciderlo. L’Italia guidata da Cesare Maldini varca le Alpi dopo il flop degli Europei del 1996 sotto la guida di Arrigo Sacchi. Gli Azzurri escono di scena ai quarti di finali perdendo con la Francia, dopo prestazioni alternanti: qualcuna affannata come contro il Cile, qualcuna contraddittoria come contro il Camerun, altre di estrema sicurezza come contro l'Austria e la Norvegia. E, infine, quella davvero poco convincente contro i padroni di casa dei Mondiali 1998 persa per 4 a 3, che si conclude ai rigori. Una maledizione che si trascina dal 1990.

Formula 1. Il titolo iridato Piloti è assegnato all’ultima gara, anzi quasi all’ultima curva. Siamo al Gran Premio del Giappone che si corre a Suzuka e il distacco tra Mika Hakkinen (nella foto) che corre con la McLaren-Mercedes e Michael Schumacher che gareggia con la Ferrari è limitato. Il tedesco deve vincere per forza e sperare che Hakkinen arrivi solo terzo: impresa non semplicissima! Alla terza e reale partenza del GP – la prima è annullata per la vettura di Trulli ferma sulla griglia di partenza, la seconda per problemi alla frizione proprio della Ferrari di Schumacher - Michaer parte dall’ultima fila. Dal terzo giro Hakkinen s’installa al comando, mentre Schumacher recupera giro su giro sino al trentottesimo quando lo scoppio di un pneumatico lo toglie di scena. Il finlandese e la McLaren sono Campioni del Mondo.
Rally. Parla giapponese il Mondiale Rally, nel quale accanto alla Ford s’impegnano a livello ufficiale la Mitsubishi, la Subaru e la Toyota. Al termine di una stagione molto combattuta hanno la meglio il finlandese Tommi Makinen e la Lancer Evo 5 by Mitsubishi, casa che s’aggiudica il titolo Costruttori.
Endurance. A Le Mans, dopo la parentesi del 1995 dovuta all’affermazione della Mclaren F1 GTR di Yannick Dalmas-Masanori Sekiya, la Porsche torna a imporsi per la terza volta consecutiva con la 911 GT1 di Laurent Aiello-Allan McNish-Stéphane Ortelli e piazza un’altra vettura sul secondo gradino del podio.
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