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Fleet&Business è la rivista firmata Quattroruote pensata per chi, all’interno delle società, si occupa della mobilità del personale e della gestione dei veicoli aziendali.

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FCA
La nostra intervista ad Alessandro Grosso

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Nei primi dieci mesi del 2019 la FCA ha immatricolato in Italia 244.799 vetture a marchio Fiat (quota di mercato del 15,07%), 69.818 Jeep (4,30%), 50.508 Lancia (3,11%), 21.821 Alfa Romeo (1,34%) e 1.804 Maserati (0,11%). Ecco la nostra intervista ad Alessandro Grosso, responsabile fleet sales Emea della Fca.

Può tracciare un primo bilancio del 2019 per il vostro settore auto aziendali? E quali previsioni fate per il 2020?
Per la FCA il 2019 è stato un anno di preparazione per il lancio delle versioni elettrificate di modelli importanti per il canale flotte, come per esempio Renegade, Compass e Ducato, e di una versione completamente nuova della 500 Full electric. Detto questo, stiamo confermando in Italia la nostra leadership nel canale business con un quota superiore al 26% per le vetture e del 28% per i veicoli commerciali, numeri ben superiori a quelli del secondo competitor, nonostante una riduzione dei volumi dovuta anche a una dinamica di mercato sfavorevole e a un focus maggiore sui canali di vendita più redditizi. Stiamo anche assistendo a una crescita del peso del noleggio rispetto all’acquisto, anche in questo caso un fenomeno in linea con i trend più generali del mercato. Nel 2020, invece, per quanto riguarda il settore non ci aspettiamo grandi variazioni sui volumi totali, ma un maggior focus, anche per le flotte aziendali, sulle motorizzazioni alternative, in primis ibride e full electric, grazie sia alla maggiore offerta di modelli, sia allo sviluppo da parte delle aziende di una cultura orientata alla riduzione delle emissioni che si percepisce dalla presenza sempre più costante di vincoli di emissioni di CO2 all’interno delle car policy aziendali. Proprio per questo motivo, ci aspettiamo un 2020 ricco di soddisfazioni per la FCA nei canali business, grazie all’arricchimento della nostra gamma nel corso dell’anno.

Grandi flotte, Pmi, liberi professionisti e privati: come sta evolvendo il mix dei vostri clienti tra questi canali?
Il 2019, coerentemente con la nostra strategia commerciale, ha visto una crescita importante dei canali di vendita più redditizi, soprattutto a discapito delle auto-immatricolazioni dei concessionari. Abbiamo visto una crescita del peso delle vendite retail a privati (sia attraverso formule di acquisto, sia, anzi soprattutto, attraverso il crescente fenomeno del noleggio a privati) e un maggior peso del noleggio, nelle sue varie formule, a partite Iva e piccole aziende, anche grazie a offerte commerciali molto competitive. Il peso delle grandi flotte è invece piuttosto stabile.

Che cosa chiedono di nuovo i fleet manager?
Oltre al costante impegno a ridurre i costi della loro flotta aziendale, stiamo notando, da parte loro, una crescente attenzione alla riduzione dell'impatto ecologico dei parchi auto; pertanto ci aspettiamo un maggior interesse per la proposta di soluzioni chiavi in mano che consentano di gestire una efficiente transizione dal termico all’elettrico. Il tutto associato a servizi connessi per monitorare e ottimizzare i costi di gestione.

Come sta cambiando il vostro business da un lato con i concessionari, dall’altro con i noleggiatori?
Il rapporto con i noleggiatori è indispensabile, anche perché forzato dal trend di mercato. I dealer rimangono, però, i nostri partner per eccellenza, anche perché sono sempre di più le formule offerte direttamente dai concessionari ai clienti (sia privati sia partite Iva): è anche attraverso di loro che i clienti entrano in contatto con tutte le offerte fleet & business della FCA.

È in aumento la domanda di vetture elettriche e modelli dotati di Adas?
La richiesta di standard di sicurezza elevati e, quindi, di vetture dotate di Adas è in costante aumento e sempre di più risulta vincolante all’interno delle car policy aziendali. È proprio per questo che da gennaio i clienti potranno scegliere le due Alfa Romeo Giulia e Stelvio m.y. 20, entrambe dotate di Adas, che avranno la guida autonoma di livello 2. Anche in Italia, l’interesse per l’elettrico sta crescendo e le aziende si stanno ponendo di fronte alla scelta di come e quanto elettrificare la propria flotta, al fine sia di ottimizzare i propri costi, sia di evitare eventuali blocchi del traffico, sia infine di rafforzare la propria immagine in termini di corporate social responsability.

Da un punto di vista organizzativo, avete creato strutture ad hoc per gestire la transizione verso flotte più green e dotate di Adas?
Stiamo lavorando in maniera attiva alla creazione di nuovi team di lavoro che ci permettano di gestire il trend di mercato nella maniera migliore. A tal propositivo, sono stati costituiti team e-mobility cross brand. Anche lo sviluppo della nostra rete di vendita è per noi un punto di fondamentale importanza e l’attenzione che l’azienda ripone nella sua formazione è totale. Lo stessa attenzione è rivolta ai team interni all’azienda e ai vari settori (marketing, comunicazione, manufacturing…) che vengono aggiornati e formati al fine di avere all’interno della FCA un personale specializzato e informato sul nuovo trend di mercato.

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FCA - La nostra intervista ad Alessandro Grosso

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