Ha generato qualche equivoco la notizia, diffusasi online, della sparizione dal testo sulla riforma fiscale di un esplicito riferimento all’abolizione del superbollo, anticipata soprattutto dal vicepremier Matteo Salvini nelle scorse settimane. In realtà, il relativo emendamento permane nel testo, ma è stato riformulato in maniera più generica, com’è normale trattandosi di una legge delega con la quale il parlamento demanda al governo il compito di mettere mano e riordinare un certo settore: in questi casi è consuetudine non entrare nei dettagli dei futuri provvedimenti. Ora, dunque, il testo delega all’esecutivo “la revisione e il riordino delle tasse automobilistiche, senza maggiori oneri della finanza pubblica”: quest’ultima è una formula standard, che però comporta la necessità di trovare una forma di copertura finanziaria al “buco” di circa un centinaio di milioni di euro l’anno che si verrebbe a creare con l’abolizione del superbollo. Il provvedimento proseguirà comunque il suo iter in Commissione nelle prossime settimane.
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