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Bollo e superbollo, tutto quello che c'è da sapere

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Bollo e superbollo auto protagonisti del 2025. Per quanto riguarda il primo tributo, la Commissione europea suggerisce al governo italiano di favorire l’adozione della mobilità elettrica anche tramite l’uso della leva fiscale: più tasse sulle vetture a benzina e diesel, rispetto all’incasso attuale di sette miliardi di euro l’anno. In merito al secondo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini valuta se sia possibile abolirlo in due fasi. Mentre si attendono eventuali sviluppi su entrambi i fronti, può essere utile sgombrare il campo dagli equivoci, per stare alla larga da sanzioni e guai peggiori in caso di mancato pagamento del balzello: ecco, allora, 30 domande e risposte in materia, anche per non lasciare spazio alle fake news. In più, vi mettiamo a disposizione il nostro strumento per calcolare il bollo e il superbollo della tua auto, con dati sempre aggiornati.

1) Il bollo auto è una tassa di circolazione? 
No, è una tassa annuale di possesso dell’auto, incassata dalle Regioni o dalle Province autonome: è il titolare della vettura a doverla versare. Deve farlo anche se la macchina circola di rado o resta sempre ferma in un box o in un garage. Si paga alla Regione o alla Provincia autonoma in cui si risiede.

2) E allora perché molti siti lo chiamano erroneamente tassa di circolazione?
L’errore è dovuto al fatto che la tassa automobilistica del 1953  era di circolazione: prevedeva l’esposizione sul parabrezza della ricevuta di pagamento, un “disco-contrassegno”. Una legge del 1983 ha trasformato la tassa di circolazione in tassa di proprietà. Dal 1998, non è più obbligatorio esporre sul parabrezza la ricevuta del pagamento.

3) In caso di auto usata, chi paga il bollo: il vecchio o il nuovo proprietario?
Deve versare il bollo chi, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risulta proprietario dell’auto al Pubblico registro automobilistico (Pra) tenuto dall’Automobile Club d’Italia (Aci).

4) E in caso di km zero, chi paga? 
Vale la regola dell’auto usata, in quanto tecnicamente le km zero sono vetture di seconda mano: il primo proprietario è la concessionaria.

5) In caso di contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, chi paga il bollo?
Chi, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risulta essere rispettivamente l’utilizzatore, l’usufruttuario o l’acquirente al PRA. 

6) Il Tutor controlla se l’auto è in regola col bollo auto?
No, il Tutor monitora la velocità media e sanziona chi corre troppo.

7) Polizia e Carabinieri verificano il pagamento del bollo durante un controllo su strada?
No, quindi è inutile portare in auto la ricevuta del versamento. Solo Regioni e Province autonome effettuano le verifiche, e prevalentemente da remoto.

8) Da cosa dipende il calcolo del bollo auto?
Da tre fattori. Primo: potenza del veicolo espressa in kilowatt (kW). Secondo: classe ambientale (Euro 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6). Terzo: Regione o Provincia autonoma di residenza (ognuna con proprie tariffe e agevolazioni). Dal 1999 il bollo è locale (in un quadro di regole nazionali): gli enti incassano il tributo e possono, entro limiti fissati, aumentarne l’importo o introdurre agevolazioni ed esenzioni.

9) Dove si trova il dato dei kW ? 
Alla voce P.2 sul libretto di circolazione.

10) Con quale frequenza si paga il bollo auto? 
Con ricorrenza annuale.

11) Per un’auto nuova, quando si paga il bollo? 
Entro la fine del mese di immatricolazione ma con un’eccezione: se la vettura è immatricolata negli ultimi 10 giorni del mese, si può pagare entro la fine del mese successivo. Esempio: se l'auto è immatricolata il 25 maggio, quando devo pagare il primo bollo? Entro il 30 giugno (fine del mese di immatricolazione).

12) Esiste un’unica tariffa nazionale del bollo auto?
No: l’importo può variare in funzione della Regione e della Provincia autonoma. In linea generale, conta la potenza dell’auto espressa in kilowatt (kW), presente alla voce P.2 del “libretto”. Se il dato dei kW ha una virgola, si arrotonda per difetto. 

13) Quando scade il bollo?
Il bollo della vostra auto deve essere pagato con ricorrenza annuale. La scadenza è fissata entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione. Ossia entro il mese seguente alla prima immatricolazione e, dall’anno dopo, dal mese seguente i 365 giorni dall’immatricolazione. 

14) Come si paga il bollo?
In numerosi modi, avvalendosi di vari intermediari alla riscossione e con costi dell’operazione variabili. Fra gli altri pagoBollo online (servizio online di Aci denominato Bollonet), i siti delle Regioni che erogano il servizio online, le delegazioni Aci, i punti vendita Mooney. Ma anche Poste Italiane, mediante pagamento allo sportello e attraverso gli altri canali messi a disposizione. Nonché i punti vendita Lottomatica, le agenzie di pratiche auto autorizzate presenti sul territorio, le banche e altri operatori aderenti all’iniziativa PSP tramite i canali da questi messi a disposizione. Oppure con l’app IO, cliccando sull’avviso riportato nella notifica inviata dalla propria Regione/Provincia autonoma, se è stato attivato il servizio di notifica scadenza. Senza dimenticare Telepass: col servizio Bollo, si controlla il costo della tassa automobilistica pagando in app (anche per targhe non registrate nella stessa applicazione). Volendo, attivando il servizio Memo di Telepass, si riceve anche una notifica alle scadenze del bollo, così come di Rca e revisione.

15) Quali sono le sanzioni per il bollo auto pagato in ritardo
Per il ritardo di uno-14 giorni, extra dello 0,1% in più per ogni giorno di ritardo. Ritardo da 15 a 30 giorni, supplemento dell'1,5% per ogni giorno di ritardo. Da 31 a 90 giorni, extra giornaliero dell’1,67%. Da 91 a 365 giorni, supplemento del 3,75% al giorno. Con oltre 365 giorni di ritardo? La multa è del 30% del bollo più un interesse dell'1% per ogni semestre di ritardo.

16) È possibile ridurre le sanzioni per il pagamento in ritardo del bollo? 
Sì, le sanzioni possono essere ridotte nel caso in cui il pagamento in ritardo venga effettuato con ravvedimento operoso.

17) Cosa succede se il proprietario non paga il bollo neanche in ritardo? 
Regione o Provincia autonoma inviano all'automobilista avvisi e, se necessario, intimazioni a pagare, avvalendosi dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che opera per conto loro.

18) Quali altre misure possono scattare in caso di mancato pagamento del bollo dopo gli avvisi? 
Qualora non avvenga il pagamento, possono scattare misure come il fermo amministrativo dell'auto (le ganasce fiscali) oppure il pignoramento di parte del conto corrente, dello stipendio o della pensione.

19) Cos’è il superbollo? 
Un’addizionale erariale sulla tassa automobilistica: 20 euro per ogni kW di potenza della vettura oltre i 185 kW. Si paga all’erario, allo Stato. Pertanto il bollo va alla Regione, il superbollo al fisco.

20) Il superbollo si riduce nel tempo? 
Sì, dalla data di costruzione dell'auto, il superbollo si riduce dopo cinque, 10 e 15 anni.

21) Come si riduce il superbollo dopo cinque anni dalla costruzione dell'auto? 
Si riduce al 60% dell'importo iniziale.

22) E dopo 10 anni dalla costruzione dell'auto? 
Il superbollo si riduce al 30% dell'importo iniziale.

23) Dopo 15 anni dalla costruzione dell'auto, qual è il superbollo? 
Si riduce al 15% dell'importo iniziale.

24) Quando non è più dovuto il superbollo? 
Decorsi 20 anni dalla data di costruzione dell'auto.

25) Posso ottenere la domiciliazione del bollo con addebito automatico su conto corrente? 
Dipende dalla Regione. Alcune propongono uno sconto se si sceglie questa soluzione: il 15% in Lombardia (ma le norme possono cambiare in qualsiasi momento).

26) Cosa succede se, dopo aver optato per la domiciliazione, si paga in automatico? 
Dipende dalla Regione. Per esempio, via email, l’ente locale potrebbe inviare un messaggio come questo: “Le confermiamo che l’operazione di addebito del bollo auto relativo al veicolo targato, per l’annualità, è andata a buon fine. Di seguito troverà la relativa ricevuta, che attesta il versamento eseguito, con importo ridotto del 15%. Per ulteriori informazioni o verifiche, La invitiamo a consultare l’Area personale dei tributi”.

27) Cosa succede se, dopo aver operato per la domiciliazione, non si paga in automatico?
Dipende dalla Regione. Per esempio, via email, l’ente locale potrebbe inviare un messaggio come questo: “Siamo spiacenti di informarLa che, a seguito del tentativo infruttuoso di addebito sull’IBAN indicato nel mandato, non è stato possibile effettuare la riscossione del bollo auto del veicolo targato per l’annualità. Pertanto, sarà necessario provvedere al pagamento utilizzando i punti di riscossione ordinari per regolarizzare la posizione. Si segnala che, all’importo dovuto, non sarà applicata la riduzione del 15% prevista per la domiciliazione bancaria e che tale importo sarà maggiorato della sanzione e degli interessi maturati fino alla data del pagamento, nonché delle spese previste dal circuito interbancario per il tentativo di addebito, nella misura di € 1. La domiciliazione bancaria e i suoi effetti rimangono comunque attivi per le successive annualità”.

28) La cartella esattoriale per mancato pagamento del bollo è rateizzabile? 
Sì. Nell'ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l’automobilista può presentare all'Agente della riscossione una domanda di rateizzazione del debito.

29) “Ho un’auto elettrica, zero bollo auto per sempre”: affermazione sempre vera?
No. Le auto elettriche sono esentate dal pagamento del bollo per cinque anni dall’immatricolazione; dopodiché, si paga una quota ridotta (spesso il 25% del bollo per veicoli equivalenti). Le agevolazioni variano in base all’ente locale.

30) Un calcolatore online non ufficiale del bollo auto è utile?
 
Sì, purché il sito evidenzi che il valore è puramente indicativo (molti portali non lo fanno). L’importo del bollo varia in base a diversi fattori: per conoscere con certezza la cifra da versare e la data di scadenza, meglio consultare l’ufficio competente. Occhio perché un pagamento errato può comportare sanzioni.

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