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Porsche Panamera Sport Turismo
Come nasce una concept car

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La creazione di una concept car è un processo molto affascinante, nel quale s'incontrano, nella loro fase embrionale, stile e ingegnerizzazione. Tutto parte da un foglio di carta sul quale i designer, seguiti dal chief designer che li indirizza secondo la sua idea principale, buttano giù le idee. Dalla prima fase di scelta emergono quelle due o tre proposte candidate a diventare una concept car. Quindi, si procede col portare i bozzetti di stile in matematizzazione, per ottenere dei modelli di stile in 3D: si chiama matematica di stile il primo modello realizzato sulla base degli sketch scelti prima di essere portati avanti in progettazione. Il modello matematico di stile serve per controllare le proporzioni della vettura e avere la conferma che determinate scelte stilistiche possano andare bene su un determinato package abbozzato dagli ingegneri (il package è quell'insieme di vincoli tecnici forniti dall'ingegneria al reparto stile, limiti sui quali dovrà essere calzato lo stile). La matematica di stile, al giorno d'oggi, serve anche alla creazione dei piani di forma della vettura: un tempo i piani di forma, anche in scala 1:1, erano interamente tracciati a mano e su di essi venivano valutate anche eventuali modifiche da apportare al modello in scala.

Fresatura. A proposito di modello in scala: approvata la matematica di stile, supervisionata anch'essa dal Chief designer e dal designer autore della proposta selezionata, si passa alla prima fresatura, che può essere in scala 1:5 o, ancora meglio, in scala 1:1. in passato si creavano modelli in scala solo quando i piani di forma erano approvati e solitamente erano fatti di legno e realizzati a mano! Il processo era lento e dispendioso. Oggi, grazie a sofisticate frese a controllo numerico, che dialogano direttamente col software 3D, e all'utilizzo di materiali meno costosi (esempio polistirolo ad altissima densità, gesso, ma soprattutto polistirene, epowood o clay, un materiale molto facile da modificare a mano con i dovuti strumenti), il modello in scala entra anche in fasi che sono ancora lontane dal congelamento finale dello stile. Oggi, infatti, primo modello in scala serve quasi come base di lavoro iniziale, dove i modellatori - a mano e seguiti sempre dal chief designer e dal designer - affinano lo stile di massima della vettura andando a rimuovere o ad aggiungere materiale laddove serve. Terminata questa fase, si procede con l'inserimento di alcuni dettagli sul modello fisico: gruppi ottici anteriori e posteriori, retrovisori, mascherine delle prese d'aria e altri particolari sono aggiunti direttamente sul modello fisico, dopo che anche questi sono stati precedentemente matematizzati e fresati.

Wrapping. Il modello fisico serve anche a valutare al meglio la "scorrevolezza dei riflessi", il rapporto tra pieni e vuoti e lo "smorzamento dei teorici" (il modo in cui le nervature nascono e muoiono sulle superfici della carrozzeria). Poiché il clay ha una finitura superficiale opaca, che difficilmente consente di apprezzare questi dettagli, soprattutto la scorrevolezza dei riflessi, si "vernicia il modello fisico", tra virgolette perché in realtà oggi si usa la tecnica del wrapping, che consente di risparmiare tempo e denaro. Una volta definiti tutti i dettagli, si effettua la scansione 3D del modello e quindi, al computer, saranno ancor meglio definite le forme e aggiunti eventuali altri dettagli, che poi verranno fresati in un materiale più duro, cioè il polistirene ad altissima densità.

See trough. In questa fase si realizza un modello più avanzato del precedente, definito solitamente "see trough". A differenza del precedente infatti, vengono montati dei vetri oscurati che lasciano intravedere una parte degli interni. Questo permette di avere una visione maggiormente tridimensionale e profonda della vettura nella sua interezza. Gli interni sono sviluppati solo dalla linea di cintura in su, il resto, dalla linea di cintura in giù, non è altro che un volume pieno solidale a tutto il resto della vettura. Sul "see trough" vengono montati i dettagli pressoché definitivi della vettura e questo modello è già molto vicino al modello finale. Spesso, le Case che non hanno intenzione di creare un modello marciante si fermano in questa fase.

L'unione delle parti. Parallelamente nasce il modello degli interni, più o meno con le medesime modalità descritte in precedenza. Il modello degli interni viene creato spesso direttamente in scala 1:1 per essere valutato non solo a livello visivo, ma anche nella sua ergonomia. A questo punto, il processo è arrivato pressoché alla fine. Definiti gli esterni, creato il "see trough" e congelati anche gli interni si arriva al sunto finale, l'unione di tutte le parti dà vita alla cosiddetta "one-off": su un package reale con tanto di power train vengono montati gli interni e calzati gli esterni e realizzato la concept car funzionante, pronto ai vari servizi fotografici, per i video dimostrativi e per una bellissima entrata scenica al Salone dove sarà presentata.

Fabio Ferrante

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