I "gilet gialli" hanno invaso le strade di Parigi. Come annunciato negli scorsi giorni, diverse centinaia di persone si sono dirette nella capitale francese per manifestare contro l'aumento dei prezzi dei carburanti previsto per il prossimo gennaio, quando il governo imporrà un rincaro di 2,9 centesimi al litro per la benzina e di 6,5 centesimi per il gasolio.
Protesta, atto secondo. Dopo le contestazioni della scorsa settimana, i manifestanti che si oppongono al caro carburanti si sono riuniti nella capitale francese. Al grido di "dimissioni per Macron" diverse centinaia di persone hanno già affollato place de l'Etoile e la zona della Concorde, alla fine degli Champs-Élysées, nonostante i blocchi imposti dalla polizia e il divieto di assembramento voluto dal prefetto di Parigi. Le autorità hanno autorizzato una manifestazione per le ore 14 di sabato 24 novembre vicino alla Tour Eiffel, a Champ de Mars, ma, nonostante questo, quasi tutti i "gilet gialli" hanno continuato a marciare alla volta dei Campi Elisi: meno di cinquanta persone hanno infatti partecipato alla manifestazione approvata dalle autorità.
Tensioni e lacrimogeni. Già nelle prime ore della mattina le forze dell'ordine hanno dovuto disperdere i manifestanti utilizzando anche lacrimogeni e mezzi speciali dotati di idranti. Secondo la Prefettura "gli incidenti sono legati alla presenza alla testa del corteo di un centinaio di membri dell'estrema destra che provocano le forze dell'ordine". Nonostante le tensioni, la folla ha intonato in diverse occasioni la Marsigliese (l'inno francese), continuando a marciare verso l'Eliseo. Nel tardo pomeriggio, dopo un'intera giornata di scontri, i manifestanti sono stati fatti sgombrare dai Campi Elisi: il bilancio è di 24 feriti, di cui quattro poliziotti, con 34 persone in stato di fermo.
Le parole di Macron. Il presidente francese, ringraziando le forze dell'ordine e condannando il comportamento dei manifestanti violenti, ha commentato: “Abbiamo ricevuto il messaggio dei cittadini: un invito ad andare più lontano. Per non essere socialmente inaccettabile, la necessaria transizione ambientale deve essere giusta, equa e democratica”. Il prossimo martedì l'Eliseo annuncerà una serie di misure che dovrebbero attenuare il caro carburante per le classi meno agiate.
Nuova manifestazione il primo dicembre. Al termine delle proteste parigine di sabato 24 novembre, sulla pagina facebook dei "gilet gialli" è stato lanciato un nuovo evento battezzato "Acte 3 Macron de'missionne!" (Capitolo 3, Macron si dimetta). L'appuntamento è fissato, sempre a Parigi, per il primo di dicembre: già più di 10.000 persone hanno confermato la propria presenza (il 24 novembre erano oltre 36.000 i "confermati"), mentre in 56.000 hanno manifestato il proprio interesse per il terzo atto della manifestazione popolare. "Per il primo dicembre, dovrà essere fatto correttamente", si legge nell'appello dei social network, che continua: "Nessuna pausa e 5 milioni di francesi in strada! Il nostro movimento sta guadagnando slancio, non dobbiamo arrenderci".
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