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Cronaca

Strisce blu
A Como il parcometro scoverà gli evasori fiscali

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A Como è in arrivo il parcometro che, chiedendo la targa per il pagamento della sosta, sniderà gli evasori fiscali residenti nella città lombarda. Lo ha annunciato il sindaco della città lombarda, Alessandro Rapinese, durante la trasmissione Tagadà su La7: "Stiamo per attivare lo sconto ai residenti per il parcheggio. Quando lei va a inserire la targa, in automatico ci sta dicendo anche il suo codice fiscale", ha spiegato il primo cittadino. "Noi incroceremo il dato con l’ufficio tributi del Comune. Se non sei a posto, il parcheggio lo paghi pieno. In più, nel display del parcometro uscirà un avviso: 'Passa dall’Ufficio tributi, perché abbiamo qualcosa da dirti'". Di contro, per chi è in regola con le tasse, c'è la sosta sulle strisce blu con riduzione tariffaria. Il tutto da aprile 2024, quando le tariffe della sosta aumenteranno.

E la privacy? Premesso che l’evasione fiscale è una piaga da combattere, e che la scritta nel display del parcometro avrà la stessa funzione della raccomandata lasciata al portinaio (la comunicazione è in busta chiusa e solo il destinatario può leggerne il contenuto), quella di Como è un’iniziativa che può sollevare problemi di privacy. In particolare qualora una persona, al corrente dell’idea del Comune, prenda un’auto in prestito da un’altra: inserendo pochi centesimi e la targa nel parcometro, potrà subito sapere se il proprietario della vettura è in regola con le tasse locali. Inoltre, non serve attendere che il veicolo sosti negli stalli blu per scovare un evasore: un'amministrazione può farlo in qualunque momento.

Il precedente. Nel 2022, all’inizio del suo mandato, il sindaco di Como aveva proposto una stretta generale contro l’evasione fiscale: "Devi rifare la carta d’identità? Prima l’accertamento Tari". Ossia la tassa rifiuti, che all’epoca, in città, registrava 3 mila posizioni irregolari.

Strisce blu, giro di vite ovunque. Ogni Comune si sbizzarrisce a escogitare novità in fatto di sosta negli stalli blu: tutto in regola, perché il Codice della strada dà ampio margine di manovra agli enti locali. Si veda a esempio Milano, col parcheggio della durata massima di due ore a certe condizioni.

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