È il colore del Natale, ma anche della passione. Nella storia dell’auto è la tinta che contraddistingue la sportività. Del resto, nacque così il Rosso Corsa, che distinse a partire dagli anni 20 le scuderie italiane: Alfa Romeo, Maserati e, tempo dopo, Ferrari, verniciarono così le vetture da competizione, secondo la gradazione individuata dalla Fia. Almeno fino al ’68, quando fecero ingresso le nuance degli sponsor. Una tradizione omaggiata persino dalla Jaguar, che nella sua tavolozza ha un Italian Racing Red.
La nuova era. Il rosso, sempre più utilizzato per campagne di lancio e cataloghi dei modelli, sta vivendo una seconda giovinezza, come intuibile dalla nostra gallery. Le moderne tecnologie produttive hanno consentito inedite variazioni cromatiche: al tradizionale rosso metallizzato, si sono affiancate nuance più accese, utilizzando il trasparente pigmentato o una verniciatura tristrato.
La diffusione su larga scala. Le nuove tonalità di scarlatto, in un primo momento esclusivo appannaggio di supercar o vetture d’alta gamma, sono ora nelle tavolozze di modelli ben più diffusi. Come la Fiat 500X, disponibile nel tristrato Rosso Amore, oltre che nel Rosso Passione pastello. O la nuova Ford Ka+, disponibile nel premium color Ruby Red, già visto su modelli più grandi della Casa, come la Mondeo.
Il Soul Red di Mazda. Più di tutti, sembrerebbe seguire la nuova tendenza il marchio Mazda. Fatta eccezione per Ia MX-5 RF, presentata in abito grigio, il Soul Red è la tinta di lancio di ogni nuovo veicolo della gamma. La stessa delle vetture della Casa presenti alla Festa del Cinema di Roma.
Migliora l’affidabilità. Bello, ma anche resistente: il rosso del terzo millennio è più affidabile. Persino per il classico pastello sembrano ormai lontani anni luce i tempi in cui la carrozzeria scoloriva dopo alcune stagioni al sole. Merito del trasparente: in passato appannaggio dei soli metallizzati, è ora adoperato su tutti i pastelli.
Alessandro Mirra
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