L’ultima Fiat Coupé. Dopo di lei, dalle parti di Torino non sono più entrati nel delicato e competitivo territorio delle sportive a due aperture. Già questo basterebbe, per mettersela in garage sotto una coperta. Ma c’è anche dell’altro: la linea, per esempio. Firmata da un allora promettente designer di origini americane, Chris Bangle, cresciuto professionalmente soprattutto nel Gruppo Fiat e arrivato, qualche anno dopo, fino al vertice dello stile BMW.

Linea unica. Inconfondibile, la Fiat Coupé, lo era anche se non si sceglieva il giallo ginestra dell’esemplare che vedete in foto: il cofano che comprendeva pure i parafanghi, gli ampi tagli sopra i passaruota, i gruppi ottici posteriori tondi e separati, il tappo serbatoio in alluminio. Tutto era una citazione al passato tesa verso il futuro. E poi l’abitacolo, con la plancia interamente percorsa da una striscia nel colore vettura – proprio come le sportive di una volta – fieramente firmata da Pininfarina. Una quattro posti veri, che non costringeva a particolari rinunce dal punto di vista dell’abitabilità e della capacità di carico.

All'insegna del turbo. Tecnicamente, le origini non sono granché nobili, perché la Fiat Coupé nasce sul pianale (opportunamente rinforzato) Tipo 2, lo stesso che ha dato i natali, per esempio, alle Alfa Romeo 155 e alle Fiat Tipo e Bravo. Ne deriva uno schema meccanico semplice quanto collaudato, ovvero con il motore disposto in posizione trasversale, la trazione anteriore e le sospensioni a ruote indipendenti. Detto questo, le prestazioni – specie con il 2.0 turbo 16V, da 195 cavalli – erano notevolissime: nella prova sul numero di luglio 1994, rilevammo uno 0-100 da 6,7 secondi. Le reazioni allo sterzo in piena accelerazione non mancavano, ma il differenziale autobloccante a giunto viscoso, di serie sulla Turbo, limitava in modo soddisfacente la tendenza ad allargare la traiettoria in uscita di curva. Prodotta in oltre 70.000 esemplari e tre versioni speciali (Turbo Limited Edition del 1998, Turbo Plus e Turbo del 1999), la Coupé rappresenta ancora oggi l’estro della Fiat di quegli anni. State già spulciando gli annunci in cerca dell'esemplare perfetto?
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