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Svezia
Sepolto in auto sotto la neve

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L'evento ha dell'incredibile. In un bosco nei pressi della cittadina svedese di Umea un passante a bordo di una motoslitta ha ritrovato un'auto semisepolta dalla neve con all'interno un uomo, visibilmente provato, assiderato, ma vivo. La cosa che ha del sorprendente è che il 45enne Peter Skyllberg sarebbe rimasto intrappolato nell'abitacolo per ben due mesi, ossia dallo scorso dicembre.

Per nutrirsi mangiava neve. Secondo il suo stesso racconto, l'auto sarebbe rimasta in panne sotto una violenta tempesta di neve; tuttavia, sarebbe riuscito a sopravvivere coprendosi con un provvidenziale sacco a pelo e nutrendosi con l'unico alimento a portata di mano: la neve. La notizia è stata diffusa dal quotidiano svedese Västerbottens-Kuriren e dal giornale locale in lingua inglese The Local e sta facendo il giro del mondo. Secondo alcuni medici Skyllberg si sarebbe salvato grazie a una sorta di effetto-igloo: lo spesso strato di neve avrebbe creato dell'aria attorno alla vettura e mantenuto una temperatura attorno allo zero, mentre all'esterno le medie quest'anno hanno sfiorato in media i -30°.

Verità o montatura? Eppure in molti hanno espresso perplessità, ritenendo la vicenda inverosimile. "Non è possibile per gli esseri umani andare in letargo come un orso", ha spiegato il dottor Ulf Segerberg, medico presso il Norrland University Hospital. "Se la temperatura del corpo scende, il metabolismo rallenta. Tuttavia, ma non credo che avrebbe potuto sopravvivere così a lungo a quelle temperature". Oltretutto c'è il fattore cibo: la neve da sola non è sufficiente a nutrirsi per un così lungo periodo. Anche i commenti alla notizia del sito The Local esprimono forte scetticismo. "Esistono - afferma un utente - tempi scientifici di sopravvivenza per l'essere umano: tre minuti senza ossigeno, tre giorni senza acqua e tre settimane senza cibo. Certo, ci possono essere eccezioni, ma la notizia sembra una montatura".

Strane coincidenze. Il sopravvissuto si trova ora ricoverato presso l'Umea University Hospital per riprendersi dal grave stato di denutrizione, anche se secondo i medici non è in pericolo di vita. Nonostante l'accaduto, che ha del miracoloso, Peter Skyllberg si è rifiutato di rilasciare interviste e questo alimenta ulteriormente il mistero attorno alla vicenda. Anche perché, da quel poco che è trapelato, l'uomo era stato lasciato dalla fidanzata il giorno stesso e oltretutto doveva restituire un consistente somma di denaro ricevuta in prestito. Come se non bastasse nessuno aveva denunciato la sua scomparsa. Eppure la polizia non dubita della sua versione: nell'area attorno alla sua auto non sono state rinvenute impronte e tutte le informazioni fornite corrispondono. R.Bar.

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