In attesa del grande party di questa sera all'Hangar Bicocca, a Milano, la Pirelli ha presentato alla stampa internazionale l'edizione 2014 del mitico Calendario, che proprio in quest'occasione compie 50 anni. E per festeggiare in modo degno tale ricorrenza, il gruppo di viale Sarca ha deciso, per una volta, di buttare all'aria le convenzioni e stupire il mondo con un'iniziativa inaspettata. Alla faccia di tutti quelli che si lambiccavano il cervello cercando di capire chi fossero i protagonisti del Cal 2014 (fotografi e modelle), la Pirelli ha infatti deciso di utilizzare gli scatti commissionati nel 1985 al maestro Helmut Newton ma mai resi pubblici, ché per l'edizione 1986 venne usato invece il servizio realizzato da Bert Stern in Gran Bretagna.
Il mistero s'infittisce. La versione ufficiale sulla scelta della Pirelli di mettere in archivio le foto di Newton (fatti salvi i suoi problemi di salute) è che all'epoca ci fu un conflitto di competenze/decisioni tra la casamadre e la filiale di Londra (da sempre incaricata del progetto Cal), ognuna delle quali incaricò un proprio fotografo di interpretare il tema: poi alla fine il management scelse il lavoro di Stern. Ma qualche lettore di Quattoruote ricorderà che l'altr'anno parlammo di un libro dedicato proprio all'enigma di Newton (Helmut Newton e Pirelli: storia di un calendario censurato), dove l'autore Giuseppe Meroni racconta una storia un po' diversa.
L'altra storia. Dopo aver ricostruito l'intera vicenda dello shooting, che si svolse in Italia e che Newton abbandonò prima della conclusione, Meroni racconta – usando la viva voce dei partecipanti – la drammatica riunione del 9 settembre 1985 nel palazzo Pirelli di piazza Cadorna, sempre a Milano, nella quale venne presa la decisione di non pubblicare le foto. E, stando a quanto raccontano i testimoni intervistati da Meroni, il motivo non fu di semplice misunderstanding fra le varie divisioni aziendali. E lo si capisce chiaramente dalle parole pronunciate dall'allora amministratore delegato Filiberto Pittini dopo aver esaminato in silenzio il lavoro di Newton (commissionatogli da Gianfranco Bellingeri, responsabile della Società Pneumatici Italia): "E voi promuovereste l'immagine Pirelli con questa faccia da meretrice (ndr: la parola usata fu un'altra)? Questo è un calendario di meretrici. La Pirelli queste cose non le pubblica": E quando il povero Bellingeri cercò di dire di aver già speso 300 milioni di lire per il progetto, fu fulminato una seconda volta: "Sono soldi del tuo budget. Ne rispondi tu", disse Pittini lasciando la stanza. Tornando in auto alla Bicocca, Bellingeri si rivolse a un suo collaboratore così: "Raccogli tutto, proprio tutto, e mettilo in un magazzino. E non parliamone più". Consegna eseguita fino a oggi….
Gian Luca Pellegrini
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