31 gennaio 1938: nasce a Milano Leonardo Fioravanti. Il designer che ha legato tanta parte della propria vita professionale alla Pininfarina firmando le Ferrari più belle di sempre compie oggi ottant’anni.
Lungo sodalizio. Dopo la laurea in ingegneria al Politecnico (durante l’università concentra i propri studi sul campo dell’aerodinamica), il giovane Fioravanti viene assunto nel 1964 dall’atelier piemontese. Nei 23 anni che vi trascorre dà forma a vetture immortali, dalla Dino 206 alla Daytona, dalla BB alla GTO "moderna", dalla 308 alla F40, l’ultima Ferrari presentata con il Drake ancora in vita.
Innovatore per gli altri e per sé. Ma non solo di vetture del Cavallino è costellato il cammino di questo signore dai modi gentili e dall’eloquio fluente, che ha anche scritto per la nostra rivista: sue la BMC 1800 Aerodinamica del 1967 (un’auto che pochi ricordano, ma che avrebbe spianato la strada a decine di berline a due volumi degli anni 70), l’Alfa Romeo 33 Spider Prototipo Speciale, la Fiat 130 Coupé, la Lancia Gamma berlina.
Progettazione a 360°. Gli anni 80 sono quelli del suo apice professionale: nel 1985 viene nominato amministratore delegato della divisione Studi e Ricerche di Pininfarina, che lascia nel 1987 per fondare una firma tutta sua, la Fioravanti srl, che non si limita a disegnare splendidi prototipi, ma svolge attività di progettazione a ciclo completo spaziando dall’automobile all’architettura. L’anno dopo è vicedirettore generale della Ferrari, mentre nel 1990 passa a dirigere il Centro Stile Fiat per diventare in seguito consulente esterno di numerose aziende, tra le quali la Lexus e la cinese Baic. Lo festeggiamo con una rassegna dei suoi modelli più iconici.
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