Su 4R di luglio
Furti parziali, la stagione dei Piranha

Rubate, spolpate e abbandonate per strada: è il destino di un numero crescente di auto, vittime del fenomeno dei furti parziali. Una piaga che, adesso, si spinge anche alla sottrazione di componenti come i fari, i catalizzatori, i sistemi d’infotainment - i volanti, soprattutto se dotati di comandi - e, incredibilmente, persino le portiere. Quest’ultimo è uno dei casi più recenti, relativo anche a utilitarie come la Fiat Panda: la sostituzione di quattro sue porte, montaggio completo, ha del resto un costo di 1.400 euro, che rischia di essere sproporzionato rispetto al valore di esemplari ormai un po’ datati.

Città a rischio. Le statistiche individuano le aree metropolitane maggiori come quelle in cui è il fenomeno è più accentuato: a Milano e a Roma i dati oscillano tra i 10 e i 12 mila furti parziali denunciato ogni anno, ma nell’ultimo periodo ci sarebbe stato un incremento considerevole. Per la sola capitale, il sindacato della polizia locale Sulpl parla di un aumento del 30% solo nell’ultimo anno, con telai interamente depredati scaricati addirittura da mezzi furgonati in corsa, così da non perdere tempo. Nel mirino ci sono soprattutto le auto più recenti, i cui ricambi hanno un valore maggiore, e le youngtimer, per alcune delle quali scarseggiano i componenti. La scarsa disponibilità di pezzi, dovuta alla guerra in Ucraina e ad altri fattori di crisi, ha fatto del resto aumentare la domanda di ricambi “urgenti”, sulla cui provenienza si tende a non farsi troppe domande, soprattutto nel caso di acquisti sul web. Del resto, non c’è nulla che consenta d’identificare un faro, una portiera o altri componenti come sottratti a un’altra vettura. L'inchiesta completa è su Quattroruote di luglio.