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Quattroruote Next
Nakata (Toyota): "Nella transizione non vogliamo lasciare indietro nessuno"

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"Il nemico sono le emissioni, e dobbiamo cancellarlo il più possibile e il prima possibile. Lo faremo con un approccio multitecnologico, perché non vogliamo lasciare indietro nessuno": così Yoshihiro Nakata, presidente e ceo di Toyota Europe, intervistato dal direttore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini, all’evento Quattroruote Next. Il manager giapponese ha ribadito ancora una volta la strategia all’insegna della neutralità tecnologica con cui la Casa intende affrontare i prossimi anni: sottolineando l’importanza del motorsport come laboratorio per lo sviluppo di soluzioni complementari all’elettrico, come l’idrogeno e gli e-fuel, ma anche l’impegno a garantire una mobilità per tutti, proponendo soluzioni tecnologiche e modelli accessibili nei segmenti più compatti del mercato.

"Sarà il cliente a scegliere la tecnologia". "Nella transizione stiamo seguendo diversi percorsi perché, dal momento che siamo un player globale, notiamo che di regione in regione e di Paese in Paese le condizioni sono diverse", ha continuato Nakata. "E il nostro obiettivo è di non lasciare indietro nessuno. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma anche soddisfare i bisogni dei consumatori. Un’altra cosa, poi, non va dimenticata: la scelta finale sulle soluzioni di mobilità verrà fatta dal consumatore".

"Termico e compatte ancora centrali". Secondo Toyota, questo iter richiederà ancora a lungo la presenza del motore endotermico, che l’Unione Europea intende mettere fuori gioco a partire dal 2035: "Crediamo che il motore a combustione abbia ancora un ruolo importante", ha precisato Nakata, "e per questo stiamo sviluppando nuove generazioni di propulsori più efficienti, ottimizzando la loro compatibilità con l’elettrico o il plug-in". Anche per mantenere i volumi attuali, che fanno del colosso nipponico il primo costruttore al mondo: "Ma essere i primi non è il nostro principale obiettivo, la nostra missione è la mobilità per tutti. E per riuscirci, dobbiamo stare vicino a tutti i singoli consumatori, ovunque vendiamo le nostre auto. Il market share è solo un dettaglio". Detto questo, per Nakata la Toyota è uno dei costruttori che crede ancora nei segmenti più piccoli, avendo un’offerta sia nel segmento A (la Aygo), sia nel segmento B (Yaris e Yaris Cross). E con la transizione, non intende abbandonare questo impegno: "Vogliamo portare avanti questa gamma anche con modelli a basse o a zero emissioni".

"L'idrogeno? Per renderlo popolare serve collaborazione". La Toyota è anche uno dei costruttori che maggiormente sta sperimentando soluzioni nel campo dei combustibili alternativi. E ha scelto, come strada, quella delle corse: "Per noi l’idrogeno è una delle soluzioni più importanti verso la carbon neutrality, e come molti sapranno lo stiamo sperimentando intensamente nel motorsport. L’obiettivo di tutto questo è poi trasferire la tecnologia prodotti di massa, con un approccio alla decarbonizzazione che salvaguardi anche il piacere di guida. Può essere, secondo noi, la soluzione per un motorsport sostenibile". Per far sì che l’idrogeno possa attecchire su larga scala, diventando parte del processo che porta verso la neutralità carbonica, serve però un cambio di passo nell’industria (per la produzione e la distribuzione) e uno sforzo collettivo: "Al fine di rendere popolare l’idrogeno, ha spiegato Nakata, "serve soprattutto collaborazione, anche da parte dei governi. Il futuro verrà costruito tutti insieme". Oltre all’idrogeno, anche gli e-fuel si pongono come un’alternativa, che la Casa non intende ignorare: “"arburanti sintetici e biofuel sono soluzioni a cui guardiamo per alcuni Paesi e sui cui continuiamo a fare sviluppo".

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