Venerdì 11 aprile la Haus of Automotive di Tortona ha ospitato la Pirelli Eco-Safety Design Night, un evento che ha raccontato il viaggio del gruppo verso una mobilità sempre più responsabile. Durante la serata Thomas Hanel, responsabile globale Innovazione e Sviluppo Materiali di Pirelli, ha presentato le soluzioni adottate dall’azienda per coniugare alte prestazioni e sostenibilità: partendo dall’attenzione verso materiali come lignina, PET riciclato, nerofumo da pirolisi, oli vegetali e bio-resine che le persone del team di R&D Pirelli trattano e miscelano in modo da ridurre l’impatto ambientale della produzione senza lesinare sulla sicurezza o scendere a compromessi in termini di performance.

Prestazioni e ambiente a braccetto. Il lavoro di Hanel e dei suoi collaboratori (sono 12 i centri di ricerca del gruppo sparsi in giro per il mondo) va ben oltre la ricerca pura: le ultime innovazioni riguardanti i materiali fanno già capolino sui prodotti che troviamo dal gommista o come primo equipaggiamento. Come il nuovo P Zero E, il pneumatico ad alte prestazioni realizzato con oltre il 55% di materiali di origine naturale o riciclata, massima espressione del programma Eco&Safety Design di Pirelli, e tecnologia Run-Forward. Sviluppato con ambiente e supercar in testa, ma anche con un occhio ai cambiamenti in atto nel mondo dell’automobile, soprattutto in termini di powertrain. Guardando ad auto come la Lotus Emeya, berlina elettrica co-protagonista dello spazio di Haus of Automotive nella settimana del design meneghina.

Artigiani preziosi. Durante la serata Pirelli ha voluto raccontare però anche un’altra dimensione, meno scientifica e più umana: quella dell’artigianalità. Dando una dimostrazione del lavoro di un tecnico sgorbiatore, ovvero l’operaio specializzato che intaglia a mano libera il disegno di un nuovo battistrada per arrivare allo pneumatico di pre-produzione da testare. Un gesto che unisce la precisione meccanica a una sensibilità quasi da artista, che può richiedere anche decine di ore per una gomma dal disegno più complesso come quelle invernali. Una tecnica affascinante, nata nel mondo del motorsport, forse quella che meno è cambiata nei decenni: un’azione prettamente manuale (sono quattro i tecnici specializzati in tutto il gruppo), l’unica del processo di sviluppo degli pneumatici nuovi dove l’automazione non ha soppiantato l’operatore umano. Tra alchimie e sapienza artigiana l’Eco-Safety Design Night ha così offerto uno sguardo completo sull’identità di Pirelli: l’azienda investe nella ricerca scientifica, nella sostenibilità certificata e nella filiera trasparente, senza dimenticare il valore delle mani esperte in attività anche critiche dove l’uomo vince ancora.
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