Trent’anni fa, la Lotus Elise rivoluzionò il concetto di auto sportiva. Era il 1995 quando debuttò al Salone di Francoforte la biposto che riportò il marchio inglese alla sua essenza più pura: telaio in alluminio incollato, peso piuma e design funzionale. Niente fronzoli, solo piacere di guida. Una filosofia che conquistò migliaia di appassionati in tutto il mondo e che oggi, nell’era delle supercar iper-tecnologiche e pesanti, fa della Elise un’icona senza tempo.
Bolzano celebra i 30 anni dell'Elise. Il 14 settembre 2025, Bolzano è diventata la capitale della passione Lotus: oltre 80 Elise e più di 150 fan provenienti da tutta Europa hanno invaso Piazza Tribunale per un raduno memorabile. Dalle prime Serie 1 alle ultime edizioni speciali, una parata che ha raccontato tre decenni di storia, adrenalina ed emozioni.
Romano ed Elisa Artioli, il cuore della festa. Protagonista assoluto, Romano Artioli, l’imprenditore che nel 1993 salvò Lotus e volle un’auto radicale, diversa, capace di diventare leggenda. Accanto a lui, la nipote Elisa, la bambina che a due anni battezzò la Elise e che oggi, da appassionata, porta avanti quella filosofia di leggerezza che ha reso immortale la piccola sportiva.
“Quando ho acquisito Lotus – ricorda Artioli – avevo una visione chiara: ridare vita all’anima del marchio. Non un’anima fatta di cavalli, ma di chili in meno. La Elise non è nata per battere record, ma per riconnettere il pilota con la strada. È questa la sua magia”.
Un manifesto tecnico e culturale. La Lotus Elise ha dimostrato che la vera sportività non sta nella potenza, ma nella leggerezza, nella dinamica di guida e nelle emozioni che sa regalare. Un concetto che oggi appare rivoluzionario quanto allora.
Lotus oggi, tra tradizione ed elettrico. A chiudere la giornata, Lotus Italia ha esposto la gamma attuale: la Emira, ultima erede termica; la Eletre e la Emeya, simboli di un futuro elettrico ad alte prestazioni. Un ponte ideale tra passato e futuro, con un messaggio chiaro: l’emozione resta al primo posto.
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